Una delle problematiche di business per cui senza ombra di dubbio ci ricorderemo l’anno 2022 è il chip shortage a livello globale. Già nel 2021 Goldman Sachs evidenziò come la carenza di semiconduttori avesse impattato su ben 169 settori diversi, colpendo in maniera particolarmente evidente l’industria automobilistica e ovviamente il settore IT, dove nello stesso anno Apple imputò a questo fattore perdite pari a 6 miliardi di dollari. L’impatto fu ulteriormente esacerbato da un aumento della domanda di PC e laptop dovuto al passaggio al lavoro remoto durante la pandemia, e oggi la minaccia non cessa di esistere: i risultati dell’indagine Equinix 2022 Global Tech Trends Survey, rivelano che il 56% delle aziende italiane ritiene la carenza di microchip a livello mondiale uno dei principali rischi di business.
Il settore IT continua infatti a registrare ritardi fino a 12 mesi nella fornitura di hardware, in un circolo vizioso dove shortage e supply chain disruption ricadono negativamente sia sui fornitori che sui clienti.
Per questo, nel tentativo di recuperare la propria posizione sulla scia della pandemia e dell’incombente recessione economica, le aziende devono dunque esplorare in modo proattivo soluzioni alternative di virtualizzazione e digitalizzazione infrastrutturale; e da tutto ciò possono far nascere un’opportunità.
I decision maker italiani del settore tecnologico, intervistati nell’ambito della GTTS, in questo senso hanno parlato chiaro: per l’84% rendere il proprio business a prova di futuro è una priorità dove migrare la propria infrastruttura IT nel Cloud (77%) o nell’edge (70%), implementare una maggiore integrazione IoT (76%) e connettersi con nuovi ecosistemi digitali sono passi fondamentali.
Secondo la survey l’espansione aziendale quindi non si ferma, ma si digitalizza, con quasi la metà dei responsabili IT italiani che prevede di supportarla virtualmente tramite cloud (49%), a preferenza ibrida da parte del 56%.
Il tutto inoltre inseguendo un preciso bisogno, utile sia per progredire nella trasformazione digitale che per aumentare la resilienza, citato dal 48% degli intervistati come priorità di investimento: l’interconnessione.