In occasione della sesta edizione dell’MSP Day, organizzato per l’8 e 9 giugno a Riccione da Achab, sono stati presentati i risultati dell’ormai tradizionale report annuale sullo stato degli MSP in Italia (SCARICALO QUI), un sondaggio che ha coinvolto circa 100 rispondenti per fare luce su come sta evolvendo nel nostro Paese il mondo dei fornitori di servizi It.
L’MSP Day 2023 è tornato in un formato allungato con una durata di un giorno e mezzo e 36 sponsor delle migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato proponendo momenti di speech e contenuti a valore, networking e tip utili per accrescere il proprio business.
A fare gli onori di casa Andrea Veca, Managing Director di Achab, che ha individuato le sfide più grandi che i Managed Service Provider stanno affrontando, a partire dal ruolo sempre più centrale della cybersecurity che sembra spingere molti MSP nella direzione di trasformarsi in MSSP (Managed Security Service Provider). Gli MSP italiani, lontani da quelli americani, sono realtà per lo più medie e piccole, come d’altronde la maggior parte delle imprese del nostro Paese, contraddistinto dal fatto di avere un tessuto imprenditoriale quasi esclusivamente costituito da PMI: una dimensione che da un lato regala vantaggi ma che dall’altro segnala anche la necessità di allargare la cultura imprenditoriale e manageriale.
Passando in concreto ai risultati del Report, Claudio Panerai, Director of Porfolio ad Achab, ha presentato i principali dati emersi illustrando chi sono allo stato attuale gli MSP in Italia, quali sono i loro modelli di business e le loro modalità di lavoro, quali sfide stanno affrontando, con un focus particolare sulla security, e per finire quali sono stati i risultati relativi al 2022 e le previsioni per il 2023.
Come accennato gli MSP italiani sono realtà medio piccole (il 65% del campione ha meno di 10 dipendenti) ma sta diminuendo il numero di microaziende, segno che queste imprese stanno iniziando a strutturarsi sia come numero di persone che come fatturato. La necessità attuale è quella di portare avanti un lavoro proattivo dotandosi di strumenti per migliorare i processi interni e ottimizzando le proprie energie (cresce dell’11% la quota di MSP che vanno ad erogare i propri servizi a canone o come outsourcing dell’It dei clienti) così come ad esempio cresce il numero di aziende che si sono dotate di strumenti di PSA e di erogazione di ticket nell’assistenza ai clienti (39%).
Cresce anche il numero di MSP che gestiscono più di 100 clienti mentre relativamente alle dimensioni del parco It da gestire il 55% dichiara di gestire più di 500 macchine mentre il 30% più di 1.000 macchine.
Le sfide
Guardando invece alle principali criticità che gli MSP si trovano a dover affrontare oggi un problema molto importante sta nella carenza di personale, con il 50% del campione che rivela la sua difficoltà nel trovare bravi tecnici. Per quanto riguarda la crescita aziendale e la gestione interna il 40% degli intervistati ha affermato che il problema più grande è quello di rendere l’azienda più efficiente, mentre il 36% dichiara una mancanza di tempo e risorse.
La cybersecurity è una criticità per il 46% degli MSP intervistati, che parlano principalmente di una ancora attuale mancanza di consapevolezza, mentre in tema di help desk la criticità numero uno è individuata dal 33% nella mancanza di omogeneità nella qualità del servizio erogato. In relazione al rapporto con i produttori dei prodotti utilizzati da chi eroga i servizi It la difficoltà principale è legata ai tempi di risposta molto lunghi (44%), mentre sono innumerevoli le sfide anche in riferimento al marketing e le vendite, dove l’attività che si fa più fatica a portare avanti è la lead generation (44%).
Focus sulla cybersecurity
Abbiamo detto che il tema della sicurezza informatica è ancora particolarmente sentito e gli MSP intervistati ha dichiarato che circa il 43% dei suoi clienti è stato colpito da un ransomware nell’ultimo anno mentre il 72% degli MSP ha avuto clienti che hanno subito attacchi via mail, che si conferma ancora essere una volta il vettore principale. Tra chi ha subito un attacco: il 22% ci ha rimesso meno di 10mila euro mentre circa il 2% oltre 100mila.
Vista la situazione gli MSP si stanno attrezzando per mettere in campo le migliori contromisure possibili ed il report di Achab ha voluto indagare come i fornitori di servizi It si stanno comportando con soluzioni EDR, MDR e SoC: mentre soluzioni EDR sono messe in campo dal 63% del campione solo il 22% ricorre all’MDR e solo il 12 % utilizza SoC.
L’attenzione verso un approccio Zero Trust, oggi reso necessario dal remote working, è ancora basso ma si è registrata una crescita dal 12% al 20% nel numero di MSP che adottano queste soluzioni anche se la maggior parte li utilizza su un numero molto risicato di clienti (probabilmente perché le aziende clienti percepiscono questo approccio come troppo integralista).
Focus sul marketing
Parlando di marketing e vendite abbiamo visto che il problema principale per il 44% degli intervistati è la lead generation e addirittura il 16% non porta avanti nessuna attività in questa direzione. Oltre il 40% degli MSP destina poco o al massimo l’1% del proprio fatturato a questo tipo di attività, che, se sono affrontate, sono affrontate in maniera discontinua e non omogenea.
Bilancio sul 2022
Guardano ai risultati portati a casa dai nostri MSP lo scorso anno il 63% dichiara di avere visto una crescita di fatturato e nel 14% dei casi questo è cresciuto di più del 15%, segno che il mercato continua a crescere e che ci sono delle grandi opportunità da cogliere.
Analizzando i margini invece quasi il 70% degli MSP li ha aumentati (per il 32% la crescita è stata superiore al 20%).
Un dato interessante è che per rafforzare la loro posizione sul mercato il 52% degli MSP inizia a pensare a fusioni o unioni con altre aziende presenti sul mercato ma solo il 14% sta già lavorando fattivamente per andare in questa direzione.
Previsioni per il 2023
Per concludere, il report di Achab segnala un sostanziale ottimismo anche per quest’anno con il 73% degli MSP del campione che pensa di accrescere il proprio fatturato (in maniera forte per meno del 10% e in maniera moderata per il 60%).
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