Gli spazi di formazione moderni si stanno evolvendo e la tecnologia è in prima linea in questa trasformazione. Immaginiamo una classe in cui l’illuminazione si regoli automaticamente per offrire la luminosità ottimale per l’apprendimento, la qualità dell’aria sia costantemente monitorata per garantire la concentrazione degli studenti e il consumo di energia sia ridotto al minimo per risparmiare preziosi fondi scolastici. Non è fantascienza. Quando la scuola abbraccia l’Internet delle cose (IoT) per creare un ambiente “intelligente”, i vantaggi vanno ben oltre il risparmio energetico. Le ricerche dimostrano costantemente che gli studenti prosperano in spazi di apprendimento ottimizzati e le scuole possono allocare investimenti preziosi in modo più efficiente.
In Italia il Piano Scuola 4.0 ha previsto un finanziamento di 2,1 miliardi di euro per la trasformazione di 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi, grazie al quale si stanno realizzando nuove aule “digitali” e dispositivi che vengono messi a disposizione di studenti e insegnanti.
A livello universitario, gli “edifici intelligenti” sono diventati un potente strumento di reclutamento. La domanda diventa quindi: perché non sono più numerose le scuole che abbracciano questa tecnologia trasformativa?
La sfida: aggiornare i sistemi legacy
Il mercato globale dell’IoT nel settore della scuola è stato valutato 8,7 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà 46,4 miliardi di dollari entro il 2032. Tuttavia, molte scuole incontrano ostacoli significativi nell’aggiornare la propria infrastruttura IT per supportare le crescenti esigenze tecnologiche.
● In passato i cavi in rame potevano essere sufficienti, ma queste reti più datate faticano a fornire velocità e larghezza di banda necessarie per applicazioni ad alta intensità di dati, come streaming video ad alta definizione, applicazioni basate su cloud e trasferimenti di file di grandi dimensioni.
● Il numero crescente di dispositivi Power over Ethernet (PoE) mette a dura prova i sistemi di alimentazione esistenti. Un dispositivo PoE medio consuma 30-90 watt e, con aule sempre più dotate di schermi interattivi, telecamere di sicurezza e altri dispositivi tecnologici, questa sollecitazione può rapidamente sovraccaricare le reti tradizionali.
● Aggiornare sistemi di cablaggio e switch può essere costoso e i fondi sono spesso limitati.
Ma i risparmi che la scuola può ottenere sono evidenti. Implementando un sistema di illuminazione intelligente, è possibile ridurre il consumo energetico in modo realmente significativo, con relativi risparmi economici, diminuendo anche il carbon footprint corrispondente. Inoltre, un sistema di illuminazione intelligente può raddoppiare la durata di vita delle lampadine, riducendo i costi di manutenzione e migliorando l’ambiente grazie alla possibilità di regolare le tonalità di luce.
La soluzione intelligente: un’architettura edge distribuita
Per superare le sfide e iniziare a ottenere risultati, c’è una soluzione chiara: un’architettura edge distribuita (Distributed Edge Architecture – DEA), un modo sicuro ed efficiente per trasferire energia e dati nelle aule connesse di oggi. Combinando rack centralizzati montati a pavimento con IDF (Intermediate Distribution Frames) a soffitto, le scuole possono creare una dorsale unificata che integra perfettamente sistemi IT e tecnologia operativa (OT). Questa architettura “hub and spoke” non solo semplifica la gestione della rete, ma permette anche di ottenere notevoli risparmi sui costi, consentendo ai sistemi OT – ad esempio illuminazione, telecamere di sicurezza e HVAC – di sfruttare la stessa infrastruttura.
Solo un’architettura di questo tipo garantisce la possibilità di installare sistemi di nuova generazione nelle scuole. I vantaggi della DEA vanno oltre il risparmio energetico e il miglioramento degli ambienti di apprendimento e permette agli istituti scolastici anche di:
· Rendere le reti a prova di futuro: il design flessibile di DEA consente di adattarsi facilmente all’evoluzione delle esigenze tecnologiche.
· Migliorare la connettività: le reti in fibra ottica garantiscono accesso a Internet ad alta velocità per tutti gli studenti.
· Facilitare l’innovazione: l’infrastruttura unificata supporta l’integrazione di nuove tecnologie come lavagne intelligenti, sistemi di realtà virtuale e altro.
· Migliorare la sicurezza: i sensori IoT possono monitorare la qualità dell’aria, rilevare l’uso di sigarette elettroniche e migliorare le misure di sicurezza generali.
Il passaggio a un’architettura edge distribuita può apparire complesso all’inizio, ma i vantaggi a lungo termine sono innegabili. Abbattendo i silos tra sistemi IT e OT, le scuole possono massimizzare l’efficienza, ridurre i costi e creare un ambiente di apprendimento più coinvolgente ed efficace per gli studenti. Immaginiamo di utilizzare la localizzazione intelligente degli autobus per migliorare sicurezza ed efficienza, i dispositivi indossabili per monitorare salute e livelli di attività degli studenti o i dispositivi di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) per esperienze di apprendimento coinvolgenti. È opportuno incoraggiare le scuole di tutto il Paese a esplorare le risorse e ripensare le proprie infrastrutture, perché nel frenetico mondo digitale di oggi, abbracciare la tecnologia intelligente non è solo un lusso, ma una necessità per preparare gli studenti al futuro.
A cura di Giovanni Prinetti, European Solutions Marketing Manager di Allied Telesis