Il mondo del lavoro si affida sempre più ai servizi IT e all’esternalizzazione delle responsabilità aziendali per il supporto e la crescita delle organizzazioni. Gli ultimi 12 mesi hanno messo a dura prova le finanze e le risorse organizzative di aziende di qualsiasi dimensione, così da porre come nuove priorità l’efficienza, la sicurezza e il modo in cui aggiungere valore all’azienda.
“Nell’attuale situazione – sottolinea Colin Blumenthal, Vicepresidente servizi IT di Sharp Europe – abbiamo visto svilupparsi una tendenza che non accenna a mutare e cioè che le aziende spostano sempre di più il lavoro, dunque servizi e processi, nel cloud pubblico. Il continuo spostamento di carichi di lavoro, processi e dati verso il cloud e le infrastrutture on-premise ha permesso alle aziende di offrire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro ibrido. Offrendo la giusta infrastruttura tecnologica le organizzazioni creano una proposta di valore, per assicurarsi l’assunzione e la retention del miglior personale possibile”.
Ma la continua migrazione verso il cloud pubblico deve avvenire in totale sicurezza. A tal proposito, Blumenthal analizza: “Poiché l’attenzione ai costi è sempre maggiore, le aziende cercheranno di risparmiare in tutti i settori, sicurezza compresa, anche se un grave attacco hacker potrebbe causare licenziamenti o chiusure in qualsiasi azienda. Oltre a protezioni ovvie come antivirus, antimalware e altri software di cybersecurity, andrebbe prevista una rigorosa politica di backup, dato che i fornitori di cloud pubblico non sempre eseguono in automatico il backup dei dati: l’onere di questo ricade sull’azienda”.
“Un’altra tendenza che osserviamo riguarda la a gestione dei dati, come quella fornita da Power BI di Microsoft, piattaforma di business intelligence che fornisce agli utenti aziendali non tecnici strumenti per aggregare, analizzare, visualizzare e condividere i dati. Inoltre, per le PMI sarà importante l’automazione dei processi interni alle organizzazioni, sia per snellire le attività più laboriose, ma anche per rendere ulteriormente efficienti i flussi di lavoro e contribuire a ridurre i costi di gestione”.
“In un mondo sempre più informatizzato la rete digitale di servizi integrati (ISDN) e la rete telefonica pubblica commutata (PSTN) non soddisfano più a pieno le esigenze degli utenti. Di conseguenza, la ISDN sarà dismessa nel 2025, e saranno preferibili soluzioni di comunicazione basate sul protocollo Internet (IP) e le Unified Communications, evitando problemi legati alla scarsità di risorse e di personale in grado di svolgere il lavoro. Essere affiancato dal giusto partner tecnologico – conclude il Vicepresidente dei servizi IT Sharp Europe, Colin Blumenthal – diventerà sempre più importante per assicurarsi che la strategia venga implementata, gestita e mantenuta nel modo più conveniente e vantaggioso possibile”.