Il tema della sostenibilità è diventato talmente importante per le aziende che queste sarebbero disposte a pagare di più per avere a disposizione soluzioni e prodotti più sostenibili.
Una ricerca di Sony Professional Displays and Solutions Europe offre un ampio sguardo su come i professionisti dell’audiovisivo (AV) in Europa si approcciano alla sostenibilità quando acquistano apparecchiature AV. Il nuovo report sfida i preconcetti più diffusi sulla riluttanza delle aziende a pagare di più per prodotti e soluzioni sostenibili. Il rapporto evidenzia che circa 8 aziende su 10 sono disposte a pagare oltre il 20% in più per prodotti AV realizzati in modo più sostenibile o che funzionano con una maggiore efficienza energetica. Ancora più sorprendente è il fatto che oltre il 68% delle aziende italiane pagherebbe una maggiorazione del 50% per queste soluzioni AV più sostenibili.
La maggior parte degli intervistati in Italia (85%) ha inoltre dichiarato che le pratiche di sostenibilità di un fornitore sono importanti nella scelta di un partner AV, e il 79% ha affermato che la mancanza di pratiche di sostenibilità da parte dei potenziali fornitori li avrebbe scoraggiati.
“La nuova ricerca di Sony sfata il mito che la sostenibilità sia ancora vista come una cosa da fare“, afferma Rhea Horlock, responsabile della responsabilità sociale d’impresa di Kinly. “Le nuove normative, unite alle crescenti pressioni da parte di consumatori e dipendenti, hanno fatto sì che diverse aziende iniziassero a pensare più seriamente alla sostenibilità, ma queste ambizioni devono trovare eco nelle decisioni di acquisto per guidare un reale cambiamento“.
Soluzioni AV più sostenibili sul mercato: il ruolo dei fornitori è centrale
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’UE sembra influenzare in modo significativo l’approccio dei professionisti AV agli acquisti nei prossimi due anni. Nelle aziende italiane, il 28% ha dichiarato che la CSRD avrà un impatto significativo su di loro e che daranno la priorità ai fornitori di soluzioni AV con forti pratiche di sostenibilità, mentre un altro 40% ha affermato che avrà un impatto moderato.
“Spesso sentiamo dire che, sebbene le aziende vogliano essere più sostenibili, la maggior parte di esse non è disposta a pagare di più per soluzioni sostenibili. Questa ricerca sfida questo preconcetto“, ha dichiarato Rik Willemse, Head of Professional Displays and Solutions di Sony Europe. “È incoraggiante vedere che le aziende sono disposte a ‘puntare sulla sostenibilità’. A nostro avviso, spetta ora ai fornitori di AV portare sul mercato soluzioni AV più sostenibili e spiegarne chiaramente i vantaggi ai potenziali clienti, una missione che noi di Sony prendiamo molto sul serio con la nostra iniziativa “Road to Zero” a livello aziendale e con soluzioni di prodotto sostenibili come la plastica riciclata SORPLAS utilizzata nei nostri schermi BRAVIA“.
I risultati principali della ricerca di Sony
Sony, in collaborazione con Censuswide, ha condotto una ricerca intervistando oltre 1.000 professionisti AV aziendali in Regno Unito, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia, Danimarca e Francia. La ricerca ha incluso opinioni su diversi settori, sia in organizzazioni pubbliche che private.
La ricerca ha anche rivelato che in Italia:
- Gli intervistati ritengono che gli standard etici della propria azienda siano la prima influenza chiave per garantire operazioni sostenibili, classificando le influenze nel seguente ordine:
- L’etica della propria azienda – 48%
- Domanda dei clienti – 33%.
- Investitori – 33%
- Regolatori – 27%
- Reclutamento – 29%
- ONG – 18%
- I professionisti delle soluzioni AV aziendali considerano il proprio impatto ambientale nell’intero processo di approvvigionamento, con la fase di “prezzo e negoziazione” che è il punto più comune per dare priorità alla sostenibilità:
- Prezzi e negoziazione – 40%.
- Selezione del fornitore – 39%.
- Avvio del progetto – 40%
- Specifiche dell’apparecchiatura – 30%
- Post-acquisto/implementazione – 33%
- In nessuna fase – 3%
- I marchi ecologici sono considerati uno strumento prezioso da molti intervistati, e i seguenti sono considerati importanti dai responsabili delle decisioni:
- Energy Star – 46%.
- Carbon Trust – 42%.
- EcoVadis – 21%
- MCSI (Morgan Stanley) – 25%.
- Epeat – 16%.
- Nessuno – 0,80%
“Poiché vediamo sempre più utenti finali alla ricerca di iniziative di sostenibilità trasparenti e pratiche, è incoraggiante vedere che Sony sta portando avanti questa conversazione come produttore“, aggiunge Shelley Townend, Marketing Manager di Universal AV. “Sebbene sia vero che la sostenibilità è sempre più presente nelle conversazioni durante il ciclo di acquisto, soprattutto nelle gare d’appalto più importanti, c’è ancora del lavoro da fare. Non sorprende che, nonostante le migliori intenzioni, i risparmi sui costi vincano ancora sulla coscienza ecologica. Più ne parliamo e più produttori come Sony sostengono la discussione, più il nostro settore si avvicina ad avere un impatto positivo sulla salute del nostro pianeta“.