Cade ogni anno il 31 marzo il World Backup Day, che rappresenta l’occasione annuale per riflettere sull’importanza della protezione dei dati. In un mondo sempre più digitale, in cui le informazioni personali e professionali sono costantemente esposte a rischi, fare backup regolari non è solo una buona abitudine, ma una necessità per proteggere ciò che conta davvero.
L’importanza del backup
Cyber attacchi, guasti hardware o software, danneggiamenti e cancellazioni accidentali rappresentano minacce concrete che possono portare alla perdita di informazioni cruciali. Questi rischi evidenziano l’importanza di adottare strategie efficaci per proteggere individui e organizzazioni dagli attacchi informatici, sempre più sofisticati e distruttivi.
Inoltre, secondo il recente rapporto Clusit, la media mensile di incidenti cyber a livello globale è passata dai 156 del 2020 ai 295 del 2024, con un incremento significativo negli ultimi anni. L’80% degli attacchi è stato classificato come ‘grave’ o ‘critico’, e l’Italia figura tra i paesi più colpiti, con il 10% degli attacchi globali. Questi numeri sottolineano ancora di più la necessità di adottare strategie di backup efficaci per proteggere i propri dati.
In questo scenario, effettuare copie dei propri dati si rivela una soluzione indispensabile: una vera e propria rete di sicurezza che entra in azione quando qualcosa va storto. Garantisce la possibilità di recuperare dati preziosi, preservando la privacy e assicurando la continuità operativa, sia a livello personale che aziendale.
Il processo consente di creare copie delle informazioni, offrendo un valido strumento per ripristinare ciò che è stato compromesso e minimizzare l’impatto di eventi imprevisti.
Le best practice di Synology
Ma quali sono le regole per una strategia di backup veramente efficace? Synology consiglia di seguire sempre queste 7 linee guida:
- Analizzare compiutamente RTO e RPO. RTO (recovery time objective) si riferisce alla durata del tempo di inattività che un’organizzazione può tollerare, mentre RPO (recovery point objective) indica la quantità di perdita di dati che un’organizzazione può sopportare. Nella pianificazione del backup e del disaster recovery, l’RTO e l’RPO sono elementi importanti, da ridurre tendenzialmente al minimo possibile. Ma non tutti i dati sono ugualmente critici per le operazioni aziendali. Per questo occorre trovare un equilibrio per determinare quali sistemi e tipi di dati valgono investimenti maggiori per ottenere RTO e RPO brevi.
- Ottimizzare lo spazio di archiviazione. È fondamentale affidarsi ad una soluzione di archiviazione efficiente, come quelle dotate di tecnologia di deduplicazione globale integrata, funzione che permette di ridurre notevolmente i blocchi di dati duplicati in tutte le piattaforme, con un conseguente significativo risparmio di spazio occupato.
- Garantire la sicurezza dei backup. Dotarsi di una soluzione che abbia solide caratteristiche di sicurezza, come la crittografia dei dati sia in transito che a riposo, un rigoroso controllo degli accessi e meccanismi di autenticazione. I backup stessi sono ormai vulnerabili ai cyberattacchi.
- Semplificare supporto e manutenzione. Selezionare una soluzione di backup che offra una manutenzione semplice, come la possibilità di gestire le fonti di backup da più ambienti attraverso una dashboard centralizzata. Verificare che la soluzione fornisca un supporto completo, che comprenda aggiornamenti e patch regolari, assistenza tecnica e accesso alle risorse di formazione.
- Automatizzare il processo di backup. La maggior parte dei software di backup può essere configurata per automatizzarne il processo pianificando i backup a orari o intervalli specifici. Alcune soluzioni di backup eseguono automaticamente il backup dei dati ogni volta che vengono apportate modifiche.
- Testare regolarmente la strategia di backup e recovery. Effettuare il backup può non bastare per capire come riprendete il business in caso di problemi. Per questo è consigliabile eseguire regolarmente test sui backup per verificare che funzionino correttamente e che possano essere ripristinati entro il periodo di tempo stabilito in caso di disastro.
- Implementare una strategia 3-2-1 -1-0. La strategia 3-2-1-1-0 si basa sulla tradizionale regola 3-2-1, aggiungendo uno strato extra di sicurezza. Consiste nel mantenere 3 copie dei dati, archiviate su 2 tipi di supporti differenti, con 1 copia situata fuori sede. Inoltre, richiede 1 copia offline e garantisce 0 errori, verificando regolarmente l’integrità dei backup. Lo scopo è quello di garantire la disponibilità dei dati di backup anche nel caso in cui una copia sia compromessa da ransomware o vada persa a causa di disastri naturali o altri eventi imprevisti, assicurando la continuità delle operazioni aziendali.
Il parare dell’esperto
Lorenzo De Rita, Enterprise Project Manager di Synology, spiega: “Con la crescente diffusione delle minacce informatiche, affidarsi a una strategia di backup efficace non è più un’opzione, ma una necessità per garantire la sicurezza e la continuità delle operazioni aziendali”.