Barracuda Networks ha annunciato l’ampliamento della propria offerta per gli MSP con una nuova soluzione pensata per aiutare i Managed Service Provider a costruire servizi di sicurezza avanzati per i propri clienti.
L’integrazione di Barracuda Email Protection con SKOUT Managed XDR permette agli MSP di fornire ai propri clienti funzioni di protezione delle email all’interno della piattaforma SKOUT Manager XDR. Tra le funzioni incluse troviamo protezione da impersonation e frodi sui domini, protezione degli email gateway e accesso ai dati di log per l’analisi delle segnalazioni di minacce e il reporting degli incidenti.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Neal Bradbury, SVP Barracuda MSP: «Nell’attuale scenario della cybersecurity in continua evoluzione, gli fornitori di servizi gestiti devono offrire soluzioni e servizi che possano essere usati per mitigare il livello di rischio. Questo tipo di servizi permette agli MSP di essere costantemente informati e attrezzati per agire prontamente in difesa dei propri clienti».
Grazie all’alleanza con SentinelOne, Barracuda SKOUT Managed XDR e Barracuda RMM si arricchiscono di nuove funzionalità per la protezione degli endpoint. Mediante un’integrazione tra la protezione degli endpoint di SentinelOne e Barracuda SKOUT Managed XDR, i Managed Service Provider possono ora acquistare e utilizzare la soluzione SentinelOne associata al servizio Managed XDR. Ciò permette agli MSP di sfruttare l’esperienza del SOC Barracuda che fornisce agli MSP servizi di analisi, individuazione e reporting degli incidenti 24 ore su 24. Inoltre, usando Barracuda RMM, gli MSP possono ora monitorare e valutare il livello di sicurezza dei propri clienti grazie a SentinelOne.
Per Brandon Andrews, responsabile MSP di SentinelOne: «La presenza, oggi, di una forza lavoro ibrida e distribuita obbliga le aziende a identificare modi nuovi e innovativi per migliorare i livelli di sicurezza. Siamo fieri di lavorare con Barracuda per offrire soluzioni che permettono agli MSP di aiutare i propri clienti a colmare il vuoto di sicurezza che oggi esiste a livello degli endpoint e oltre».