Di fronte anche a stampanti a rischio malware, Sharp e Bitdefender sono tornate a stringere una nuova partnership per rafforzare la sicurezza informatica sulla nuova gamma di MFP aziendali in vendita in tutta Europa. Infatti, i dispositivi endpoint, comprese le stampanti, sono sempre più a rischio malware.
Sull’argomento, Ben Lake, Senior Product Manager for MFP and Printer Products di Sharp, e George Yunaev, Senior Software Developer di Bitdefender, si sono confrontati sulla recente partnership tra le due società e sull’importanza di proteggere tutti gli endpoint di qualsiasi rete, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda.
Vi proponiamo il confronto tra i due qui sotto.
Buona lettura.
Ben Lake: «Oggi, la maggior parte delle MFP di ultima generazione, oltre a fotocopiare, scansionare, stampare e inviare fax, sono connesse in modalità wireless a Internet e ai servizi cloud. Essenzialmente si tratta di veri e propri computer, con un sistema operativo con la possibilità di ricevere, archiviare e condividere file, anche via email. A differenza dei desktop endpoint, le MFP tendono ad essere sempre connesse ad una rete aziendale, rendendole un obiettivo sensibile per gli hackers. Ne consegue che le MFP possono essere “sfruttate” come gateway di attacco e punto di ingresso alla rete di una società e per questo motivo devono essere protette come qualsiasi altro endpoint».
George Yunaev: «Sono d’accordo e aggiungo che isieme alla stampa e alla scansione, le più recenti MFP consentono anche di archiviare i documenti in rete. Se un malintenzionato ottiene il controllo di un dispositivo MFP, può caricare o inviare documenti elettronici contenenti virus, che possono poi essere aperti da altri utenti dell’organizzazione infettando così altri dispositivi connessi alla rete. La preoccupazione maggiore è legata al fatto che, una volta che eventuali malintenzionati prendono il controllo dell’MPF potrebbero, a quel punto, modificare le informazioni elaborate dal dispositivo, ad esempio cambiando le coordinate bancarie nei documenti scansionati o stampati oppure sfruttando connessioni cloud deboli o non protette per esporre dati sensibili ad utenti non autorizzati. Le soluzioni antivirus tradizionali non possono essere installate sulle MFP o altri dispositivi e quindi non consentono di proteggerli dai rischi informatici emergenti – come ad esempio zero-day o malware sconosciuti – motivo per cui le aziende necessitano di un rilevamento avanzato che le protegga in tempo reale».
Ben Lake: «Recentemente abbiamo annunciato la partnership tra Sharp e Bitfdefender; George, potresti spiegare perché pensi che Bitdefender sia così adatto per le MFP Sharp?».
George Yunaev: «Bitdefender ha guidato l’innovazione antimalware negli ultimi 21 anni ed è un nome affidabile nel campo della sicurezza informatica, grazie alla sua tecnologia di rilevamento antimalware che ottiene costantemente risultati eccellenti nei test condotti da terze parti. Con l’innovativa tecnologia antimalware di Bitdefender – che scansiona tutti i dati e i file elaborati sulle MFP Sharp A3 – le organizzazioni possono rilevare attività dannose e minacce nella fase iniziale prima che l’attività ne risenta. Il motore antimalware di Bitdefender fornisce protezione contro malware noti e sconosciuti, inclusi virus, trojan, worm, ransomware, minacce persistenti avanzate, minacce zero-day, spyware e altro ancora».
Ben Lake: «È per questo motivo che Sharp e Bitdefender hanno stretto una partnership, per offrire ai clienti la migliore protezione del settore per le loro MFP, offrendo maggiore sicurezza e tranquillità. In che modo Bitdefender garantisce un ambiente operativo sicuro per l’utente e l’azienda? Integrando l’SDK antimalware di Bitdefender nel firmware delle MFP Sharp, tutti i file caricati o scaricati sul dispositivo vengono scansionati in tempo reale alla ricerca di malware, virus e altre minacce. L’utente dell’MFP e/o i team IT e di sicurezza vengono avvisati quando viene rilevata una minaccia e il malware viene eliminato. Il mondo delle minacce informatiche è in rapida evoluzione, la capacità di rilevare e fermare gli attacchi prima che possano causare danni è fondamentale per restare resilienti».
Stampanti a rischio malware, scenario in evoluzione
Ben Lake: «Come si evolverà, dunque, la sicurezza informatica dei dispositivi di stampa e degli end point in ufficio nei prossimi anni?».
George Yunaev: «Nell’attuale panorama del mondo informatico, gli hackers sono costantemente alla ricerca di falle all’interno delle reti e modificano costantemente le loro tecniche per aggirare le difese, per non essere rilevati nelle loro illegali attività e così trafugare dati o lanciare campagne di spionaggio. È un vero gioco del gatto e del topo. Sfruttare l’IoT vulnerabile e i dispositivi intelligenti per l’ufficio, che includono le stampanti multifunzione, sarà un’area chiave di attenzione per i criminali informatici nel prossimo anno».
Ben Lake: «Sì, e sempre più spesso si rivolgono a organizzazioni di tutte le dimensioni e in tutti i settori. Le aziende non devono presumere che piccole o medie dimensioni non costituiscano anch’esse obiettivo sensibile dei pirati. Qualsiasi dispositivo con un indirizzo IP che si connette a una rete aziendale è una potenziale porta che gli avversari possono sfruttare. La maggior parte delle aziende prende precauzioni per salvaguardare gli endpoint tradizionali come computer, telefoni cellulari e server, ma molti trascurano dispositivi come fotocamere, stampanti, luci intelligenti, ecc. Basta una sola password predefinita o un dispositivo senza patch per compromettere un’intera operazione».
Come concluso da George Yunaev: «Questo è vero e, di conseguenza, le soluzioni di sicurezza come l’antimalware sulle MFP e altri dispositivi IoT, il rilevamento e la risposta estesa (XDR) e i modelli di sicurezza gestiti come MDR saranno mission-critical nel 2023 e oltre per le aziende di tutti dimensioni e in ogni settore».