Un malfunzionamento IT può avere un forte impatto sulle aziende. Un recente studio di Compuware Corporation, the technolgy performance company, ha esplorato questa problematica e ha messo in evidenza che un malfunzionamento nell’infrastruttura IT può arrivare a costare anche cifre record come 10,8 milioni di dollari.
“Misurare le performance IT e, in particolare, l’impatto che hanno sul business in termini finanziari è un’attività complessa e molte aziende non riescono a farlo in modo uniforme e completo – ha commentato Paul Czarnik, CIO di Compuware – Analizzando lo studio, siamo arrivati a una semplice formula che aiuti l’IT e i responsabili aziendali a essere allineati, sia nel definire l’impatto dei failure sul business sia, ancora più importante, nel dare priorità e identificare il percorso per il ripristino: il costo di un malfunzionamento è uguale all’impatto finanziario di un singolo incidente – a breve e lungo termine – moltiplicato per la frequenza di quell’incidente più il tempo speso per tornare alle normali attività”.
Come già accennato, in media, per tutti gli intervistati, i costi a breve termine per le operations, le vendite e il marketing per un singolo problema dell’infrastruttura IT sono di 10,8 milioni di dollari. Esaminando i costi esclusivamente per quegli intervistati che hanno dichiarato un impatto in termini di ritiro dei prodotti dal mercato, i numeri aumentano drasticamente. I costi per i prodotti ritirati e gli scarti di produzione ammontano a 4 milioni di dollari, i costi per le vendite e il marketing a 13 milioni di dollari, per un impatto totale nel breve termine che sfiora i 17 milioni di dollari.
Secondo gli intervistati, più si analizza l’impatto delle performance sul business, più si scopre quanto questo sia duraturo ed esteso.
I problemi legati alle performance sono molto diffusi: il 94% degli intervistati dichiara di aver avuto un problema significativo con il funzionamento dell’IT negli ultimi tre anni e più del 50% dichiara che è successo negli ultimi tre mesi. La situazione è aggravata dal fatto che non si tratta, probabilmente, di un incidente isolato: più dell’80% dichiara, infatti, di aver avuto lo stesso problema già in precedenza, con circa il 20% che afferma che il problema si era verificato da tre a cinque volte.
L’impatto a lungo termine dei malfunzionamenti IT è importante: secondo la ricerca Compuware, i responsabili IT denunciano diminuzione di quote di mercato, perdita di brand equity, problemi di riorganizzazione e conseguenze legali fra i maggiori problemi nel lungo termine.
La percezione del tempo necessario per tornare alla normalità dopo un’efficienza dell’IT varia da persona a persona: i senior manager pensano che il tempo medio sia di 24 giorni, mentre per i responsabili IT il tempo necessario è di soli 11 giorni.
Per quanto riguarda le aree più strettamente colpite da una tecnologia efficiente, gli intervistati hanno elencato, in ordine di importanza, il customer service, il finance, le vendite e il marketing, la distribuzione e la supply chain, a dimostrazione dell’impatto che un malfunzionamento ha sul business.
I risultati della ricerca mostrano, infine, che reagire a un problema delle performance IT è un compito che richiede molte risorse. Le più comuni reazioni a questi problemi sono: ordinare o aggiornare software o hardware, aumentare i training IT, incrementare lo staff IT, incaricare una società di consulenza IT.
In altre parole, vengono aggiunte nei dipartimenti IT nuove spese in tecnologia, maggiore complessità IT e più personale, interno o consulenti esterni.