Per il quinto anno consecutivo, gli strumenti per il video editing e la collaborazione di Adobe sono i più popolari e utilizzati da registi in gara al Sundance Film Festival. Da un sondaggio annuale del Sundance Institute è emerso infatti che, per oltre due terzi (67%) dei film presentati al Sundance Film Festival, la storia ha preso vita grazie a Premiere Pro o Frame.io. Premiere Pro si afferma come lo strumento di editing video più apprezzato della kermesse, utilizzato in oltre metà dei titoli in gara, tra cui Plan C, Going Varsity in Mariachi, Sometimes I Think About Dying e Fremont.
Inoltre, gli strumenti di Adobe Creative Cloud, tra cui After Effects, Photoshop e la Collezione Substance 3D, hanno contribuito a realizzare quasi tre quarti dei film che partecipano all’edizione 2023. A partire dall’inizio della pandemia, la produzione di film in modalità ibrida è diventata la norma, rendendo la collaborazione a distanza fondamentale. L’aggiunta di Frame.io a Creative Cloud mette a disposizione degli storyteller in gara al Sundance Film Festival tecnologie innovative e potenti, che permettono loro di tagliare e rivedere il girato insieme a chiunque, in qualsiasi luogo del mondo.
Come riferito in una nota ufficiale da Meredith Perry, Editor di Plan C: «Mi piace il modo in cui Premiere Pro è intuitivo e collaborativo. Premiere Pro ci ha aiutato a rimanere in carreggiata durante il montaggio. Il tool di Adobe ci ha messo a disposizione funzioni specifiche che sono state essenziali per la realizzazione di questo film, come ad esempio l’effetto mosaico, che ha rappresentato un’opzione artistica e flessibile, che abbiamo utilizzato per sfocare i volti e che si è rivelata cruciale per proteggere i nostri partecipanti da violenze o azioni giudiziarie».
A sua volta, Daniela I. Quiroz, Editor di Going Varsity in Mariachi, fa sapere che: «Utilizzo Frame.io dal 2018 e da allora, il fatto di collaborare nel cloud con i produttori durante la post-produzione è stato un vero e proprio cambio di rotta. L’integrazione con Premiere Pro ha reso il processo di editing molto più efficiente, permettendomi di realizzare una quantità maggiore di lavoro in tempi più brevi utilizzando Adobe Premiere Pro e Creative Cloud».
Anche per Billy Fox, Editor di Devotion, che ha iniziato a essere distribuito in streaming su Paramount+ a partire dall’8 gennaio: «Premiere Pro ha funzionato perfettamente durante la produzione di Devotion. Si adatta in modo coerente al mio stile di montaggio e presenta alcuni vantaggi per gli effetti visivi, come la correzione del colore e il suono. Inoltre, abbiamo lavorato da remoto e la funzionalità di collaborazione di Premiere Pro ha reso facile lavorare ovunque e con la stessa efficienza di quando eravamo seduti uno accanto all’altro nella stessa struttura».
Il Sundance Institute sceglie gli strumenti video di Adobe
I flussi di lavoro innovativi su cloud targati Adobe offrono un risparmio di tempo e denaro, consentendo a registi e videomaker di dare vita in poco tempo a storie attuali e di forte ispirazione, anche quando la troupe e il reparto di montaggio lavorano da luoghi diversi. Il Sundance Institute utilizza il flusso di lavoro Adobe basato su cloud per i video, che comprende Camera to Cloud, Premiere Pro e After Effects, per realizzare i video di recap giornalieri e contenuti video per i canali social.
Pubblicare contenuti in modo rapido durante gli eventi live richiede tempi di realizzazione veloci e flussi di lavoro agili. Camera to Cloud elimina la necessità di scaricare i contenuti e trasportare dischi fissi, e rende pressoché immediato il trasferimento, mentre le funzioni di AI e machine learning di Adobe Sensei contenute in Premiere Pro, come Speech to Text, Remix e la sostituzione multimediale nei modelli di grafica animata, riducono le operazioni ripetitive in tutte le fasi di lavorazione. Con Frame.io, i team di montaggio possono mettersi all’opera prima e consegnare più in fretta, con minore dispendio di ore per la produzione e la post-produzione.
Come sottolineato da Holden Payne, Direttore Tecnico della Mostra al Sundance Film Festival: «Siamo sempre stati orgogliosi dei nostri video di recap giornalieri che sintetizzano cosa succede al Festival. Grazie al flusso di lavoro su cloud reso possibile dalle soluzioni Adobe, i nostri team hanno potuto raccogliere contenuti da ogni angolo del Festival per realizzare in sinergia un contenuto avvincente la mattina successiva, catturando il momento e amplificandolo. Questo flusso di lavoro ottimizzato ha allentato la pressione sui nostri team creativi ed editoriali che potranno così portare sullo schermo contenuti di grande qualità».
Camera to Cloud è utilizzato da 6.000 produzioni
Durante l’ultima edizione di Adobe MAX è stato presentato in anteprima una novità per il settore: l’integrazione di Camera to Cloud direttamente nei sistemi di cineprese V-RAPTOR e V-RAPTOR XL di RED Digital Cinema. Questa integrazione, che è già disponibile, permette di trasferire le riprese direttamente dalle telecamere sul set alle cartelle di Frame.io su cloud, senza alcun dispositivo intermedio, in modo che i team di post-produzione in qualunque sede del mondo siano in grado di lavorarci istantaneamente, tagliando così tempi e costi di produzione.
La nuovissima tecnologia Adobe Camera to Cloud (abilitata da Frame.io) ha dato il via all’abbandono dei drive esterni a favore di flussi basati su cloud, cambiando radicalmente le modalità di creazione dei contenuti video ed è in uso nel mondo per oltre 6000 produzioni. Stando alle previsioni, entro i prossimi dieci anni questa nuova evoluzione della macchina da presa diventerà lo standard, per un futuro della regia completamente affidato al cloud.
Nuove funzionalità di editing video per il web in versione beta
Adobe ha introdotto Project Blink, uno strumento web di video editing che sfrutta l’IA per riconoscere oggetti, persone, suoni e parole pronunciate nei video, consentendo all’utente un montaggio significativamente più rapido rispetto al passato. Nella creazione delle clip, l’utente può effettuare una ricerca basata su testo di parole, oggetti, suoni o addirittura tipi di attività specifici all’interno del video, quindi selezionare la porzione di trascrizione o di sceneggiatura che vuole utilizzare. L’intelligenza artificiale di Adobe trasforma automaticamente quella porzione di video in una nuova clip, rendendo il processo di editing semplice come utilizzare un programma di videoscrittura.
Per un regista di documentari, dedicare intere sessioni a spulciare il girato utilizzando gli strumenti di editing tradizionali è la norma, il montaggio dei lungometraggi richiede laboriose ricerche di battute pronunciate che riprendono la sceneggiatura: con Project Blink queste procedure noiose, che portavano via ore o addirittura giorni, vengono condensate in pochi minuti. Disponibile attualmente in versione beta, Project Blink dà sfoggio della straordinaria potenza e spinta innovativa che l’intelligenza artificiale di Adobe mette al servizio del cinema di domani.