È una nuova sfida professionale quella accolta da Alessandro Valenza, chiamato da Fulvio Duse, COO del Gruppo ATON, alla guida la nuova struttura VAD di ATON IT.
Valenza, che varca la porta d’ingresso nel mondo della Cyber Security nel 2000 in veste di analista dei flussi delle infezioni da malware e il loro impatto nelle PMI, collabora negli anni alla presentazione sul mercato nazionale di soluzioni antivirus innovative e al loro successivo sviluppo sul mercato B2B e B2C.
Forte dell’esperienza sul campo e grazie ai rapporti acquisiti con i vendor di security, nel 2005 inizia a sviluppare un vero e proprio canale Distributivo B2B e B2C attraverso un Distributore a Valore (VAD), con la mission di garantire la selezione dei migliori prodotti di Cyber Security offrendoli direttamente sul canale B2B insieme a un efficace servizio di supporto e affiancamento ai partner. Con il tempo la struttura annovera oltre 1.500 partner e contratti con diversi vendor di Cyber Security.
Nel 2020 Gruppo ATON decide di investire nel mercato della Distributore a Valore Aggiunto (VAD), specializzato nella selezione e nell’offerta di soluzioni di Cyber Security, IoT e Blockchain. Ed è a questo punto che Fulvio Duse comprende con Alessandro Valenza le opportunità di una vision comune.
Non a caso, come sottolineato in una nota ufficiale: «per emergere in un mercato fortemente caratterizzato da una domanda integrata di soluzioni, servizi e competenze, è necessario rispondere con un’offerta di soluzioni di servizi e di competenze altrettanto integrata».
Con Valenza verso la Cyber Security 4.0
In tal senso, il compito di Alessandro Valenza è, in coordinamento con la direzione commerciale e quella tecnica, di identificare e raggiungere gli obiettivi del Gruppo ATON mettendo in campo strategie adeguate a traghettare il gruppo stesso nel mondo della Cyber Security 4.0.
Per Duse: «L’investimento in infrastrutture e risorse umane impiegate nella nuova struttura VAD ha determinato uno stanziamento di 250 mila euro. I modelli previsionali, ci dicono che già in questo esercizio, l’attività produrrà circa il 15% del fatturato del 2020, per attestarsi, entro il 2025, in circa 3 milioni di euro».