Spesso si guarda con un certo snobismo a tutti quei consumatori, di ogni età e professione, disposti a tutto pur di acquistare un corredo hi tech di dispositivi mobile. Se ci si sofferma, però, sulle qualità e sulle possibilità offerte da questi strumenti in tutti gli ambiti della vita umana, si riuscirà facilmente a rivalutare la questione e forse anche a mettere le offerte per cellulare a confronto finalmente decisi per l’acquisto di uno smartphone.
Quest’ultimo, infatti, insieme ai tablet e agli altri dispositivi mobile, non è solo un comodo mezzo di comunicazione o uno strumento di frivolo intrattenimento, bensì con le sue illimitate funzioni, può assistere l’uomo in ambiti anche importanti tra cui la sanità o, per esempio, l’istruzione. A tale proposito il Comune di Bologna ospita da oltre vent’anni la fiera Handimatica, giunta quest’anno alla decima edizione e che raccoglie le testimonianze e le innovazioni di app e dispositivi per disabili.
La rassegna accoglie, infatti, una serie di appuntamenti dedicati al digitale come strumento di enpowerment, in un’ottica di facilitazione della vita di disabili e anziani, ma anche di educatori e allievi, attraverso le capacità benefiche della tecnologia. Rispondono all’appello tavoli di robotica educativa, progetti contro l’autismo e i disturbi dell’apprendimento, mostra di app e dispositivi mobile per disabili oltre che iniziative rivolte all’abbattimento delle barriere e dei pregiudizi.
Un primo ambito riguarda gli anziani che, come commenta la responsabile organizzativa di Handimatica, Camilla Zanichelli, “fra i vari progetti di avvicinamento alle nuove tecnologie, in questi anni abbiamo scoperto, con un po’ di sorpresa” proprio fra “i più entusiasti”. Una dichiarazione questa che è il risultato della reattività di uomini e donne di terza età nei confronti di dispositivi come i tablet, utilizzati per la lettura, la localizzazione e la navigazione anche creativa sul web.
Per quanto riguarda la parte espositiva di Handimatica, invece, ecco che si mettono in mostra app e dispostivi per disabili o autistici e per non vedenti, sordi o mancanti di entrambi i sensi. Tra i progetti esposti per i non vedenti, i braccialetti dell’Università di Bologna che, collegati a una fotocamera, vibrano in presenza di un ostacolo, o Cross with me, l’app che segnala la presenza di strisce pedonali. Per i problemi legati all’autismo, invece, saranno presentati i risultati di “Touch for autism”, progetto di realizzazione di tecnologie multitouch per favorire l’autonomia delle vittime di questa patologia.
Per quanto riguarda l’ambito didattico, infine, sarà presentato nella tre giorni di fiera il progetto di Zanichelli “Per contare”, finalizzato al miglioramento dell’apprendimento della matematica, materia tradizionalmente ostica per gli alunni italiani delle scuole elementari. Sarà presente, inoltre Sabrina Bono, capo dipartimento del Miur che illustrerà, in collaborazione con il campione Alex Zanardi, il futuro piano del ministero per la scuola digitale.