Tra le rivoluzioni dell’era digitale c’è sicuramente quella relativa all’e-commerce e al mobile payment che obbliga cittadini e imprenditori che vogliano stare al passo con i tempi a possedere carte di credito e di debito. Se da un lato i privati puntano al risparmio mettendo le carte prepagate più vantaggiose a confronto, anche le imprese tendono a digitalizzare sempre più i loro trasferimenti di denaro.
Che si tratti di pagamenti tra privati o tra aziende o, ancora, tra imprese e fornitori, ecco che l’e-payment, sempre più spesso convogliato su dispositivi mobile, è sempre più all’ordine del giorno. La ricerca di Hybris e Accenture “Building the B2B Omni-Channel Platform Of the Future”, condotta su 930 acquirenti di prodotti B2B e su 526 dirigenti di vendita, infatti, registra un e-commerce in crescita esponenziale anche per quanto riguarda i fornitori.
Il 52% degli acquirenti business, d’altronde, prevede di trasferire in rete almeno la metà dei loro acquisti entro il prossimo triennio mentre il 49% già acquista online sugli stessi siti e-commerce utilizzati nella vita privata. Di conseguenza circa l’83% dei fornitori B2B si dichiara in fase di aggiornamento del proprio corredo software per l’acquisto online.
Per reagire a una situazione di e-commerce in crescita, con il relativo e cospicuo aumento del volume degli acquisti, i fornitori B2B, stanno, di fatto, potenziando le rispettive piattaforme e declinando le possibilità di vendita in un contesto sempre più multicanale. Questo perché, d’altronde, come dichiarato da Brigid Fyr, di Accenture Digital, “gli acquirenti business stanno arrivando online con grandi aspettative su tutta la linea”.
“Tre acquirenti su quattro”, continua Fyr, “affermano che farebbero un nuovo acquisto da un fornitore che ha un sito web facile da usare, quindi i venditori hanno una grande opportunità di crescita, se si focalizzano nel rendere l’intera esperienza di acquisto facile come ordinare un libro online o effettuare il download di musica su uno smartphone”.
Gli imprenditori, proprio come i consumatori privati, ricercano sempre più caratteristiche di accessibilità e usabilità che avvicinino facilmente al prodotto. Importanti da tener conto nell’ambito di un e-commerce in crescita sono, quindi, la semplicità di ricerca, quotata dal 60% degli intervistati, l’indicazione del rating e della conseguente valutazione social, 58%, e, infine, la possibilità di prodotti o servizi personalizzati, 50%.
Circa il 70% degli imprenditori intervistati, inoltre, preferisce l’utilizzo di metodi di pagamenti online predisposti direttamente sul sito web di riferimento piuttosto che avere a che fare con ordini d’acquisto temporalmente sfalsati e fatture cartacee.
In questo scenario di e-commerce in crescita, d’altronde, circa l’85% dei fornitori B2B si dimostra attentissimo e pronto a investire in tecnologia, specialmente nelle innovazioni omni-canale, per coprire la totalità degli accessi alla rete da postazioni fisse o mobile e nell’aggiornamento e gestione di quelle già esistenti.
Circa la metà di questo tipo di fornitori, inoltre, ha predisposto progetti di miglioramento relativamente alle soluzioni di ricerca interna dei prodotti e di personalizzazione dei servizi oltre che messo a punto le questione tecniche relative ai pagamenti con carta di credito, di debito o prepagate e moduli preformati online.
“I fornitori business”, dunque, sembrano aver fatto, con le parole di Brian Walker, Chief Satrategy di Hybris, “una scelta giusta, adeguando il cambiamento dei modelli di acquisto. Ora sarà importante per loro garantire ai propri clienti un’esperienza davvero senza soluzione di continuità in ogni momento e su tutti i touchpoint”, di giocare, cioè, fino in fondo la partita di un e-commerce in crescita.