Epson e Anker hanno raggiunto un accordo in merito alla recente causa negli Stati Uniti d’America (USA) che ha messo in luce pratiche pubblicitarie ingannevoli. In base ai termini dell’accordo, Anker ha accettato di correggere i lumen dei citati videoproiettori in tutto il mondo impegnandosi a modificare quelli dichiarati in modo errato in precedenza, con l’obiettivo di fornire indicazioni sulla luminosità più accurate nell’interesse dei consumatori.
La denuncia iniziale è stata presentata nell’ambito del continuo impegno di Epson per garantire che gli standard di luminosità riconosciuti e accettati a livello internazionale siano utilizzati dai marchi al fine di aiutare i consumatori a prendere decisioni di acquisto consapevoli.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Mike Isgrig, vicepresidente vendite e marketing per il consumer di Epson America – è semplice: garantire ai consumatori di disporre di informazioni accurate per le decisioni d’acquisto. Le azioni intraprese da Anker per correggere le dichiarazioni sui lumen di alcuni dei suoi videoproiettori in base agli standard di misurazione del settore, contribuiscono a garantire ai consumatori informazioni chiare e trasparenti sulle prestazioni dei videoproiettori. L’uso coerente di parametri standardizzati ha un impatto positivo sull’intero mercato, assicurando alle persone di avere il proiettore più adatto per le loro esigenze di visione”.
Anker correggerà le specifiche dei lumen per i seguenti modelli:
– Nebula Cosmos Laser 4K (D2350) sarà ridotto da 2.400 a 1.840 lumen;
– Nebula Cosmos Laser (D2341) passerà da 2.400 a 1.840 lumen;
– Nebula Cosmos (D2140) passerà da 900 a 810 lumen.
Dopo l’accordo tra Epson e Anker, il vendor attivo nel mondo del printing invita gli acquirenti a diffidare dei dati ingannevoli indicati come “Lux”, “lumen LED” o “luminosità della lampada”, che non seguono una metodologia standardizzata e quindi incidono in modo sostanziale sulla capacità del consumatore di confrontare le prestazioni dei proiettori. La misurazione di questi ultimi è definita da un gruppo di standard riconosciuti a livello internazionale, tra cui l’Organizzazione internazionale per la Standardizzazione (ISO) e l’International Committee for Display Metrology (ICDM). L’ICDM pubblica gli Information Display Measurement Standards (IDMS), in cui viene misurata separatamente la luminosità del colore e la luminosità del bianco dei proiettori, mentre lo standard ISO21118:2020 definisce la metodologia di misurazione dei proiettori. Seguire questi standard permette di evitare ambiguità sul modo in cui i proiettori devono essere misurati e confrontati in modo appropriato.