Gli Internet Service Provider italiani sono sempre più alle prese con l’applicazione di normative e disposizioni dell’Autorità AGCOM che richiedono l’applicazione di filtri e limitazioni sulla connettività. Ne è un esempio l’anti-pezzotto (Piracy Shield) e il parental control per la Clientela residenziale. Gli Operatori devono adempiere a queste disposizioni facendosi carico dei costi di attuazione e degli sforzi necessari per essere in regola. Per rispondere a queste esigenze, FlashStart, il marchio italiano per il filtraggio da malware e contenuti indesiderati, con la sua solida presenza globale nel campo della Cyber Security supportata dall’Intelligenza Artificiale, si afferma come un autentico leader in Europa.
Il brand è in grado di competere a testa alta con i colossi statunitensi, offrendo protezione a oltre 25 milioni di utenti distribuiti in ben 156 paesi.
Da sempre a fianco degli ISP italiani, il prodotto FlashStart è storicamente utilizzato nella protezione da malware e contenuti indesiderati, diventando. già dallo scorso anno, la scelta privilegiata degli Operatori Nazionali per implementazione del “Parental Control“.
Da alcuni mesi, il maggior numero di richieste si riflette su come bloccare i siti che vengono segnalati dalla Piattaforma AGCOM “Piracy Shield”.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha intensificato la sua battaglia contro i siti e le piattaforme che diffondono contenuti protetti dal diritto d’autore senza autorizzazione.
Per evitare che la lentezza comprometta gli interventi, con la messa in blacklist di pagine dopo la fine, ad esempio, delle partite, AGCOM ha imposto il blocco di URL e indirizzi IP entro 30 minuti dalla segnalazione nella piattaforma Piracy Shield.
In Italia, è particolarmente apprezzabile lo sforzo dell’Associazione non profit “OpenAccess Italia”, che ha sviluppato un progetto open source chiamato “Compliance Guard”. La piattaforma agevola gli Operatori ISP nel gestire il prelievo degli URL e indirizzi IP da bloccare e dell’invio della relativa conferma, automatica, ad AGCOM; togliendo all’operatore un compito praticamente quasi impensabile da gestire manualmente.
FlashStart ha sviluppato un’integrazione per la quale riceverà da questa piattaforma i siti Internet da inibire e li attiverà immediatamente nella blacklist del filtro. Con un risultato semplice, immediato ed automatico. Risolvendo così diversi problemi tecnici ed operativi per gli ISP.
Parlando invece di sanzioni per la mancata applicazione di Piracy Shield, si osserva che AGCOM è particolarmente severa, con pene da 6 mesi fino a 3 anni di reclusione, una multa fino a 15.000 euro fino ad arrivare ad un’eventuale sospensione dell’attività di operatore fino a 2 anni.
Ma non sono soltanto gli obblighi di Legge a fare propendere l’adozione del Filtro FlashStart agli Operatori italiani; rimane sempre di primaria importanza dotare la propria connettività di filtri di sicurezza dagli attacchi malware, phishing e ransomware che vedono il mondo digitale sempre più un luogo pericoloso. Ed anche il conflitto Russo-Ukraino, purtroppo, si riflette sul mondo digitale, oggigiorno sempre più “osservato speciale”.