Sono tante le storie che si possono raccontare all’indomani dell’attacco russo in territorio ucraino: persone, famiglie che riempiono gli zaini di cibo, contanti, forse un paio di giocattoli per i figli e intraprendono la strada verso il confine per salvarsi dalla guerra, lasciando dietro di sé tutta una vita costruita con sacrifici e amore. È da più di 15 anni che l’azienda trentina Wildix investe in Ucraina, aprendo diversi uffici in tutto il Paese e avendo in attivo 130 ingegneri e collaboratori per lo sviluppo dei suoi sistemi di comunicazione e videoconferenza.
L’Ucraina è il 5° esportatore mondiale di servizi IT, settore che la stessa Wildix ha contribuito a sviluppare nel corso degli anni. Il CEO di Wildix Steve Osler racconta: “Due settimane fa abbiamo preso la decisione di evacuare tutto il nostro personale ucraino e le loro famiglie al di fuori dal Paese, in risposta alla minaccia russa. L’80% del nostro personale e le loro famiglie sono ora al sicuro presso i nostri uffici sparsi in Europa, ma gran parte verrà presto accolta in Trentino. Siamo attualmente al lavoro per spostare il restante 20% che è ancora in territorio ucraino”.
Ci sono famiglie con bambini, giovani ventenni e trentenni nati quando l’Ucraina era già uno stato indipendente, che non hanno memoria né della guerra fredda tanto meno della vita sotto l’ex Unione Sovietica. Ci sono anche collaboratori che quella storia la ricordano con amarezza e che guardano al conflitto come a un’occasione persa per una convivenza pacifica tra popoli fratelli. Il piano di Wildix prevede di ospitare i dipendenti ucraini in strutture alberghiere o appartamenti privati che l’azienda ha trovato sul territorio della Provincia di Trento fino a quando la situazione in Ucraina non sarà risolta e il ricollocamento potrà avvenire in sicurezza.
E il Trentino ha risposto subito alla chiamata, dal piccolo al grande. “Un ringraziamento all’agriturismo alla Decima e un particolare riconoscimento alla signora Monica Liliana Comstock dell’Appartamento Lodged Mamma Maria di Mattarello che ha risposto prontamente alla chiamata e ci ha messi in contatto con il dott. Maurizio Osti della Associazione Trentino Appartamenti – Confcommercio di Trento che ci ha garantito piena collaborazione da parte di tutti gli associati”, racconta Steve Osler.
“È stato un grande lavoro di coordinamento tra le Risorse Umane degli uffici di Odessa e il management dell’azienda per trovare il modo più sicuro per portare in salvo i nostri collaboratori e le loro famiglie. Una di loro, Alina, è in gravidanza avanzata e stiamo cercando, grazie alla mediazione delle strutture sanitarie, di garantirle l’accesso ai servizi per gestire in sicurezza l’imminente parto. La tragedia di una guerra alle porte dell’Europa lascerà un segno nella nostra storia, ringraziamo la solidarietà che proviene dai nostri partner, collaboratori, clienti, associazioni e enti locali. E speriamo che la barbarie si fermi al più presto.” conclude Steve Osler