A poco più di un mese dalla separazione ufficiale, quando anche il marchio sarà lanciato in Borsa, Hewlett Packard Enterprise in una giornata dedicata a partner e clienti, fa il punto della situazione aprendo le porte al futuro ma contemporaneamente mantenendo la sua eredità passata di azienda ad alto tasso di innovazione, fin da quando 75 anni fa i giovani Hewlett e Packard fondarono in un garage quello che poi si è trasformato in un colosso da più di 110 miliardi di dollari l’anno.
A sciogliere il ghiaccio è Stefano Venturi, MD of HPE Italy and Corporate VP HP Inc., che sottolinea l’importanza storica del momento, non solo per l’azienda, ma anche per clienti e partner, che dovranno essere accompagnati nel processo di trasformazione aziendale e più in generale di trasformazione del mercato con una mano ferma e sicura, all’insegna del New Style of Business lanciato quattro anni fa con l’ingresso di Meg Whitman a capo di Hp.
“L’obiettivo – sottolinea Venturi – è quello di arrivare a creare una vera e propria economia di idee, costituita da aziende fresche, innovative, che generano nuove idee appunto, ma soprattutto le portano sul mercato prima degli altri, in maniera tale di avere un vantaggio competitivo sui concorrenti”. La divisione, è bene evidenziarlo, è nata nell’ottica anche di creare due realtà più dinamiche, che sappiano cogliere e focalizzarsi sui bisogni reali ed effettivi dei partner per creare insieme valore.
Chiare le aree su cui si focalizzerà Hewlett Packard Enterprise, la società che farà capo ai software e a tutta la parte di servizi per le aziende: la trasformazione dell’It in un’infrastruttura ibrida; la sicurezza dell’impresa digitale; l’analisi dei Big Data per trarne tutte le informazioni che possano tradursi in effettivo valore per le imprese; e l’abilitazione del Workplace moderno.
“I nostri investimenti andranno tutti in questa direzione – prosegue Venturi – e nell’impegno a dare sostegno al Paese, tramite varie iniziative, perché si realizzi il processo di digitalizzazione tanto necessario”.
A sottolineare la difficoltà del processo di separation, annunciato nell’ottobre dello scorso anno e finalmente in dirittura di arrivo, anche Chris Hsu, proprio colui che ha seguito in prima persona la divisione, che ha rimarcato come una delle priorità dell’azienda sia stata quella di cercare di ridurre al minimo il disagio dei partner in questo momento delicato di transizione. Insieme alla gioia espressa per la riuscita, nella massima trasparenza, dell’operazione, è stato presentato anche il nuovo luogo, un semplice rettangolo verde che campeggia sopra il nome della società. Una scelta non casuale per rimarcare l’idea di semplicità ma anche, con un colore diverso dai soliti blu e bianco, per indicare l’intento di andare oltre la norma ed aprire le porte all’anticonformismo, ispirandosi a tre valori fondamentali – la partnership, l’azione insieme al cliente e l’innovazione – sotto lo slogan di “Accelerate Next” che indica il processo di accelerazione globale che su tutti i fronti dovrà coinvolgere la compagnia ed i partner per accelerare gli esiti che i clienti potranno raggiungere.
“La nostra strategia – commenta Hsu – è quella di affrontare il nuovo Style of It con un nuovo stile di business, che riduca i costi, migliori l’agilità e velocizzi il time to value. E lo faremo focalizzandoci coi nostri partner sulle quattro aree di cui ha parlato Venturi proponendo soluzioni integrate, complete e leader di mercato”.
Una Hewlett Packard Enterprise, dunque, che è più agguerrita che mai nell’affrontare le nuove sfide imposte dal mercato ed è pronta a farlo con lo spirito di entusiasmo e motivazione di una start-up, nonostante la ricca eredità che gli hanno regalato i suoi primi 75 anni di storia.