Ingram Micro Showcase 2015 anche quest’anno si è presentato come un appuntamento con clienti e vendor in un momento unico di networking dove confrontarsi, far circolare idee ma anche per toccare con mano le soluzioni a portafoglio del distributore, che quest’anno, accanto al suo core business tradizionale, ha deciso di focalizzarsi in modo particolare sul Cloud, dove dispone di più di 200 soluzioni, sulla Mobility e anche, un po’ a sorpresa, sul Digital Signage.
“Il messaggio principe dell’edizione di quest’anno – spiega Antonio Masenza, amministratore delegato di Ingram Micro Italia – è quello che sempre di più ci stiamo muovendo per considerare i nostri clienti come un’estensione di Ingram: li vediamo infatti anche come fornitori, partner e una vera e propria estensione del nostro business sul mercato”.
Ingram non dorme sugli allori e la direzione che sta prendendo è quella di seguire i nuovi trend per cogliere, insieme ai suoi partner, tutte le opportunità che questi offrono. Il dilagare dei dispositivi mobile, l’esplosione dei wearable, dei Big Data, ma anche l’affermarsi sempre più spinto del Cloud e del mercato e-commerce hanno spinto il distributore da 46 milioni di dollari di fatturato annuo a livello globale a rivedere la sua offerta.
Partiamo dalla mobility: “la nostra strategia globale – spiega Sergio Ceresa, direttore vendite – è quella di non basarci solo sulla vendita del device, ma vogliamo seguire tutto l’ecosistema, da quando forniamo il dispositivo al suo smaltimento”. “In Italia quella della mobility è senza dubbio un’area strategica – prosegue Ceresa – tanto è vero che il mercato della distribuzione è in crescita del 10% proprio grazie alla mobility”. Il problema però è che le aziende comprano i device senza più i servizi di telefonia inclusi: la quota di dispositivi venduti senza SIM si aggira infatti oggi intorno al 70%. Per aiutare i partner a sviluppare il mercato quindi Ingram spinge a vendere non solo il device, ma vere e proprie soluzioni di mobility che comprendano sì il dispositivo, ma anche l’hardware, il software, gli accessori e tutta una serie di servizi.
“Per sviluppare il mercato con noi i requisiti che servono sono ovviamente una gamma prodotti all’altezza, la proposta di servizi a valore, una supply chain scalabile a supporto del business tradizionale ma anche online e ovviamente una certa competenza” prosegue Ceresa.
In relazione al Cloud, invece, è già attivo da qualche mese un nuovo marketplace che Ingram mette a disposizione dei suoi clienti, “una piattaforma online per ordinare e gestire i servizi cloud presso gli utenti finali senza dover visitare i vari siti o fare tante telefonate” esordisce Annalisa Acquaviva, direttore Vendor Management di Ingram.
Col nuovo marketplace la proposta Cloud di Ingram comporta zero investimenti perché si compra solo quello che si utilizza. La vendita, inoltre, è istantanea: una volta registrati si ha accesso a tutte le soluzioni.
La terza area d’investimento è quella del Digital Signage, per il quale è stata addirittura creata una nuova divisione già operativa da 3 mesi con a capo Enrico Sgarabattolo. Lo sforzo di Ingram è andato nella direzione di mettere in piedi una struttura ad hoc, un’area dedicata sul sito strutturata come boutique e la fornitura di servizi specializzati, non solo di carattere finanziario.
“Quello che Ingram Micro sta facendo concretamente – conclude Masenza – è gestire la parte di innovazione ma contemporaneamente lavorare sul mindset, cioè lavorare sulla mente delle persone e sulla loro mentalità per avere una maggiore proattività, il tutto nel rispetto delle esigenze del cliente sulla base dei nostri tre pillar: Token, PaBX – centralino telefonico – e il nuovo sito web”.