Internet of Things e business mobility, due realtà che oggi appaiono ancora criptiche, fumose, oscure, ma che presto svolgeranno un ruolo decisivo per garantire efficienza e competitività alle aziende di tutto il mondo. Il web è già misuratore di ricchezze e opportunità, i business più dinamici passano dalla ragnatela globale, i consumatori sono frammenti di dati che si esprimono sulla rete. La connessione fissa e quella in mobilità, le reti free e le offerte di telefonia, tutto spinge verso la digitalizzazione della società. I cittadini stessi non possono prescindere dal web, mettono Fastweb e le sue offerte commerciali a confronto con quelle di Telecom, Alice, ecc., optano per smartphone in grado di garantire un accesso confortevole alla rete, lasciano che i contenuti web-mediali orientino e modellino le proprie scelte. Ma il processo di trasformazione è tutt’ora in fase embrionale e l’Internet of Things rappresenta lo scarto successivo.
L’analisi di AirWatch su Internet of Things e mobile business
AirWatch è una società leader nella fornitura di servizi di Mobile Device Management (MDM), attraverso i quali le imprese possono implementare le proprie applicazioni aziendali, integrandole con le giuste policy operative. Ian Evans, Managing Director EMEA di AirWatch by Vmware, ha analizzato lo scenario attuale del settore MDM e delineato possibili evoluzioni per il futuro. Il Mobile Device Management, ha spiegato, si va evolvendo verso un concetto nuovo, quello di Enterprise Mobility Management, che tiene conto del ruolo di traino che l’Internet of Things svolgerà da qui ai prossimi anni.
L’attenzione si sposterà dal device in sé alla sua integrazione con gli altri dispositivi aziendali, fissi o mobili. IoT e business mobility saranno poste al centro di una dinamica di integrazione fra le diverse strumentazioni e giocheranno un ruolo focale anche per ciò che riguarda la condivisione di documenti aziendali e la comunicazione tra colleghi e verso l’esterno.
End Computer Management e desktop visualization
Il fulcro del nuovo assetto aziendale per l’impresa che verrà, orbiterà intorno al concetto di desktop visualization: un’unica interfaccia attraverso cui coordinare, connettere e gestire ogni funzione e device utilizzati in ufficio, per un’ottimizzazione dei tempi e delle risorse a disposizione. Potrebbe, col tempo, venire meno anche l’idea di ufficio, sarà possibile accedere a ogni dato, funzione e tecnologia necessaria alle proprie attività in ogni luogo, utilizzando le risorse poste in essere dall’Internet delle cose.
Si chiama End Computing Management ed è il filone di ricerca che va verso la direzione dell’accessibilità perenne alle risorse aziendali sfruttando i supporti tecnologici proposti dalla business mobility. L’obiettivo ultimo è quello di facilitare la collaborazione e la condivisione tra i membri dello stesso team, offrire la possibilità di accedere anche in remoto a ogni dato utile e di disporre di tutto il necessario per il proprio lavoro anche durante viaggi di lavoro o, semplicemente, lontano dall’ufficio.
Entro 3-5 anni, ha sottolineato Evans, l’IoT sarà in grado di sprigionare appieno le proprie potenzialità. Importantissimo sarà l’aspetto della sicurezza informatica e e non è detto che le aziende sapranno farsi trovare pronte all’appuntamento con il futuro.