Il tema della raccolta e del recupero dei RAEE interessa una filiera lunga e complessa, dove operano molteplici attori, ciascuno con proprie peculiarità e problematiche. A fronte dell’emanazione del D.Lgs 49/2014, che introduce importanti novità normative in materia, le criticità e i nodi da sciogliere sono ancora tanti: tra questi lo scottante problema dei RAEE dispersi che rende lontano il raggiungimento degli obiettivi di raccolta imposti dalla legga, la disomogeneità nella concessione delle autorizzazioni per gli impianti di trattamento, il difficile tema del riutilizzo e la logistica da ottimizzare.
Per parlare di queste ed altre importanti tematiche si è svolto a Milano “La nuova era dei RAEE”, evento organizzato da Paola Gallas Networking nell’ambito del ciclo di convegni Technical Consumer Goods, che ha suscitato grande interesse e partecipazione.
I protagonisti della giornata convegnistica sono stati i rappresentati dei consorzi, le associazioni, le aziende che hanno portato all’attenzione della folta platea di addetti ai lavori lo stato attuale delle cose, proponendo soluzioni, idee, progetti innovativi che vadano nella direzione della piena attuazione della normativa e dell’effettiva ottimizzazione di tutti i processi.
L’evento è stato realizzato grazie al sostegno dei consorzi Ecodom, RAEcycle ed ESA Gestione RAEE e alla mediapartnership con le testate AE – Apparecchi Elettrodomestici e Bianco & Bruno.
Come già accennato in sala si è parlato di vari progetti: del progetto WEELABEX, nato con l’obiettivo di definire, raggiungere e mantenere nuovi standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento dei RAEE; ed il progetto IDENTIS WEE, che consiste nella realizzazione di cassonetti intelligenti per il conferimento dei RAEE da parte del cittadino.
Marco Galbiati, Operation Manager RAEcycle, ha focalizzato il suo intervento sullo stato attuale della raccolta RAEE in Italia e sulle finalità da raggiungere nei prossimi cinque anni, che comprendono gli obiettivi di arrivare a raccogliere l’85% dei RAEE generati o il 65% in peso delle apaprecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato, considerata la media dei tre anni precedenti.
Altri interventi sono invece stati centrati sul tema del trasporto dei RAEE, che ha bisogno di essere ottimizzato e reso più efficiente nell’ottica di migliorare gli standard di qualità dell’intera filiera, e su quello del lavoro di recupero vero e proprio che è importante per la sua valenza di carattere sociale, oltre che economica.
Si è dibattuto, infine, anche del riuso degli apparecchi, una possibilità molto interessante nella logica di sostenibilità, ma ancora molto complessa da attuare, dal momento che occorre poter offrire al consumatore lo stesso livello di garanzia e di sicurezza del prodotto nuovo.