Il Cloud Computing per il Mercato Business è ormai una realtà anche in Italia: i servizi cloud-based hanno infatti raggiunto nel 2013 un valore complessivo di 788,8 M€, in crescita del 16,9% sul 2012 e in netta controtendenza rispetto all’andamento del mercato IT Affari (-4,6%) e del mercato Servizi IT Affari (-4,0%). A questo fenomeno si deve anche aggiungere la proliferazione delle tecnologie mobile, che offrono la possibilità di connettersi ormai da qualunque luogo, e di quelle social, due trend che, insieme alla nuvola, stanno completamente ridisegnando il modo di fare impresa. Il mercato richiede, infatti, maggiore flessibilità, i clienti evidenziano esigenze in continua evoluzione e il time to market deve essere conseguentemente sempre più ridotto.
È in quest’ottica che le applicazioni business giocano un ruolo molto importante. L’accesso semplice e sicuro a queste app da parte di molte organizzazioni è diventato infatti un elemento ormai imprescindibile. Per questa ragione Oracle, in occasione dell’Oracle OpenWorld svoltosi lo scorso settembre, ha lanciato l’Oracle Cloud Marketplace, piattaforma che si può considerare come una specie di App Store delle aziende. Si tratta, nello specifico, di un mercato globale nel quale i Partner Oracle possono pubblicare le loro applicazioni e i clienti scorrere facilmente il catalogo e scoprire, valutare e acquistare nuove soluzioni per affrontare al meglio le proprie esigenze di business.
Il marketplace è nato come il luogo d’incontro tra i clienti e i partner. Ed è per questo motivo che Oracle ha deciso che i propri partner non devono pagare alcuna somma per poter comparire all’interno della piattaforma. Per facilitare ulteriormente l’accesso all’Oracle Cloud Marketplace, la società americana ha voluto rendere il processo di registrazione, revisione e di inserimento semplice e veloce.
Per sviluppare maggiormente questa piattaforma, che oggi conta oltre 100 applicazioni business, Sanjay Sinha, Vice President di Oracle, è a Milano in questi giorni per incontrare i Partner.
“Cloud significa prodotti migliori, tempi più rapidi, migliore customer service, abilitazione della forza vendita, allineamento dei talenti con il business, riduzione dei rischi di compliance e reporting – sottolinea Sinha – Per questo ci stiamo impegnando a sviluppare l’Oracle Cloud Marketplace sempre di più, anche perché, secondo una recente ricerca condotta da IDC, l’83% dei CIO considera il public cloud come una piattaforma di lungo termine, indispensabile per l’implementazione di nuovi servizi IT”
Gli investimenti nel cloud da parte della società californiana non mancano: Oracle ha infatti implementato 1000 server, 1000 virtual machine, 205 pb di storage e 17 data center in tutto il mondo così da riuscire a gestire i circa 25 milioni di clienti e i 19 miliardi di transazioni effettuate ogni giorno.
Per quanto riguarda il mercato italiano, nel nostro Paese il business cloud di Oracle evidenzia una crescita a tripla cifra, rispetto al +24% a livello mondiale.
“E’ il momento di spingere sul cloud – ha dichiarato Giovanni Ravasio, Country Leader Applications di Oracle Italia –. Il cloud di Oracle sta crescendo in Italia in maniera significativa in tutte le direzioni, dalla customer experience alla gestione delle risorse umane. Il marketplace sarà il megafono della nostra offerta e di quella dei nostri partner”.