Lenovo dà il via a RIAVVIA MI, un progetto sociale attraverso cui i cittadini e le aziende potranno donare pc, tablet Lenovo e smartphone Motorola che non utilizzano più alle famiglie bisognose di Milano.
Portato avanti con l’aiuto dell’Associazione Energie Sociali Jesurum, il progetto RIAVVIA MI è, infatti, promosso con il Comune di Milano e la città Metropolitana e vedrà lo Spazio Lenovo, il concept store di Lenovo in corso Matteotti 10, operare come centro di coordinamento di RIAVVIA MI.
Un gesto di solidarietà che fa bene a tutti, anche all’ambiente
L’iniziativa nasce nel quadro dell’impegno di Lenovo per l’inclusione e l’accessibilità di tutte le categorie sociali alle tecnologie digitali indispensabili oggi per comunicare, studiare, lavorare, e coinvolge i cittadini e le aziende milanesi. RIAVVIA MI rappresenta la risposta che Lenovo vuole dare all’appello del Sindaco Giuseppe Sala a imprese e organizzazioni della città di donare dispositivi IT alle persone più bisognose per permettere loro di accedere agli strumenti necessari per essere al passo con la didattica o mantenere il contatto sociale.
Un’attività che sarà realizzata in sintonia con l’Assessora all’Educazione e all’Istruzione Laura Galimberti e con l’Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco.
Inclusione e recupero per alimentare l’economia circolare
A supporto di RIAVVIA MI, inoltre, Lenovo Foundation destinerà un importo di 50.000 euro per permettere di individuare e realizzare interventi anche rivolti alle scuole dell’infanzia.
Le persone o le aziende che decidono di aderire a RIAVVIA MI potranno registrarsi su www.spaziolenovo.com/riavviami per donare i PC e tablet Lenovo o smartphone Motorola che non utilizzano più.
I volontari prenderanno in carico il dispositivo, ne organizzeranno il ritiro e Lenovo invierà al donatore un buono sconto del 15% sull’acquisto di prodotti Lenovo e Motorola. Compatibilmente con i protocolli sanitari, sarà anche possibile consegnare i dispositivi direttamente presso Spazio Lenovo.
Una volta presi in carico i prodotti, si provvederà a fare una prima valutazione delle condizioni, dopo la quale il dispositivo sarà sanificato e ricondizionato, pronto per essere donato. I costi di ripristino e manutenzione saranno coperti da Lenovo. Qualora non fosse possibile ricondizionare i dispositivi, saranno smaltiti secondo le normative RAEE.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Luca Rossi, Senior Vice President di Lenovo Group: «In un momento storico in cui stiamo affrontando situazioni e difficoltà senza precedenti, riteniamo fondamentale che un’azienda come Lenovo possa restituire valore alle comunità in cui opera con successo. Quando abbiamo inaugurato Spazio Lenovo, abbiamo da subito abbracciato l’invito del Sindaco Sala a farne un luogo di incontro fra il pubblico e il privato e anche grazie a iniziative come RIAVVIA MI possiamo contribuire al benessere della città di Milano, sia sostenendo le persone più bisognose sia promuovendo una cultura del riuso che alimenta l’economia circolare e la sostenibilità ambientale».
Per le Assessore Laura Galimberti e Roberta Cocco: «Grazie all’alleanza tra pubblico e privato facciamo un ulteriore passo avanti nel processo di transizione verso una didattica che non può prescindere dal rapporto diretto tra docenti e studenti, ma che trova nell’innovazione tecnologica un potenziamento, necessario non solo in questo periodo difficile, ma anche per la scuola del futuro. Un percorso nel quale, grazie soprattutto alla collaborazione che si è sviluppata con le aziende presenti sul territorio nessuno verrà lasciato indietro. Grazie a Lenovo, inoltre, avvieremo un percorso di riutilizzo dei device, nell’ottica di un’economia circolare a cui le ragazze e i ragazzi si sono dimostrati molto sensibili in questi anni».
Secondo Michela Jesurum, fondatrice di Energie Sociali Jesurum: «Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito a questo proficuo incontro tra Pubblico e Privato, che oltre a rispondere appieno alla mission che Energie Sociali Jesurum da sempre persegue, ha dato luogo, attraverso un’azione mirata e concreta, all’affermazione di valori per noi centrali, quali quelli connessi al welfare e alla tutela ambientale».
Come concluso da Arianna Censi, vice sindaca della Città metropolitana di Milano: «Per noi è motivo di orgoglio essere parte di un progetto che unisce la solidarietà e il riuso. Purtroppo, la pandemia ha ulteriormente aumentato le disuguaglianze nella società italiana, in tal senso il mondo della scuola, le famiglie, i ragazzi e le ragazze stanno pagando un prezzo altissimo. Le difficoltà economiche in cui si sono venute a trovare molte famiglie milanesi e della nostra area metropolitana, hanno determinato problemi di accesso alle dotazioni tecnologiche e alla connessione internet, fondamentali nella didattica a distanza. Gli abbandoni scolastici e le difficoltà psicologiche riscontrate tra un numero crescente di ragazzi hanno una chiara correlazione con l’aumento del gap tecnologico. In questo contesto è un imperativo, per noi amministratori pubblici, attivarsi per combattere le disuguaglianze e rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio del diritto allo studio, quindi ben vengano iniziative come questa che vedono una virtuosa collaborazione tra partner pubblici e privati».