In principio erano rivali, agguerrite e leali, oggi depongono le armi. O meglio: le “uniscono”. NetConsulting e SIRMI hanno deciso di avviare un processo di integrazione di competenze, risorse e servizi. La svolta, si legge nel comunicato stampa congiunto, arriva dalla “coscienza di essere fortemente complementari e sinergiche”, coscienza che le induce a rafforzare la presenza sul mercato e a razionalizzare l’offerta tramite la fusione.
La partnership consentirà di mettere in comune know-how, conoscenze ed esperienze costruite in lunghi e proficui anni di attività nel settore della Digital Technology, delle ricerche di mercato e della consulenza di marketing in area ICT. L’obiettivo dichiarato è uno: diventare il punto di riferimento a tutto campo per fornitori e clienti. Per la realizzazione del progetto è stata costituita la NetConsulting cube, veicolo che eredita le attività di Net Consulting e che acquisisce quelle di SIRMI: “cube” testimonia l’elevazione a potenza della capacità di ingaggio delle due aziende sul mercato. Giancarlo Capitani è presidente di NetConsulting cube, Maurizio Cuzari vice presidente esecutivo, Annamaria Di Ruscio amministratore delegato, Riccardo Zanchi direttore generale.
“Si può essere concorrenti per oltre trent’anni all’insegna di un rapporto di stima ed amicizia, e diventare Partner per concretizzare una sinergia evidente a tutti, soprattutto ai nostri Clienti – segnala Giancarlo Capitani – nell’obiettivo di offrire un servizio consulenziale ed informativo best in class; e dopo aver sostenuto per anni che nel nostro settore ci si deve aggregare, per raggiungere l’eccellenza, lo facciamo noi stessi”.
“Siamo molto felici di questo matrimonio – sottolineano Maurizio Cuzari, AD di SIRMI e Annamaria Di Ruscio, AD di NetConsulting cube – perché questa operazione ci permetterà di presentarci ai Clienti e ai Prospect non solo con rinnovato entusiasmo, ma soprattutto con competenze a tutto campo, nuove sinergie ed un portafoglio di offerta ancora più completo che copre l’intera value chain della Digital Economy. Non ci sono sovrapposizioni di ruoli e di attività, ma solo interazioni e stimoli a fare di più e meglio”.