Il Gruppo Visiant ha annunciato la nascita di Visiant Technologies, società controllata al 100 per cento e specializzata in sviluppo di sistemi e tecnologie per la gestione integrata dei servizi alla clientela.
La nuova realtà prende forma dalla fusione della preesistente Visiant Outsourcing, che da oltre 10 anni offriva servizi IT e infrastrutturali in outsourcing, con le competenze tecnologiche sviluppate in Visiant Contact.
Gianfranco Baldinotti, già Marketing & Content manager di Matrix, è stato nominato amministratore delegato della nuova società, mentre Luca D’Ambrosio, amministratore delegato del Gruppo, ricoprirà la carica di presidente.
Visiant Technologies opererà a sostegno del Gruppo, supportando ambiziosi piani di sviluppo che prevedono il superamento dei 100 milioni di euro di fatturato entro i prossimi 18 mesi, con la creazione di 2.000 nuovi posti di lavoro.
Con un portafoglio di 50 clienti nei settori dell’energia, telecomunicazioni, finanziario, assicurativo e Pubblica Amministrazione, il Gruppo Visiant rappresenta una delle realtà più dinamiche del terziario avanzato. È con l’arrivo, nel 2009, di Luca D’Ambrosio in qualità di amministratore delegato di Visiant Contact – l’azienda specializzata nella gestione di servizi complessi di customer operations multicanale – che il business spicca il volo: in quattro anni di gestione D’Ambrosio, è quadruplicato il fatturato, cresciuto da 22 a 88 milioni, il numero di sedi è passato da quattro a nove e le risorse da 1.200 a 3.600 persone.
L’anno decisivo è stato il 2012: prima è stato realizzato il recupero della profittabilità operativa; l’azienda ha chiuso il 2012 con il bilancio in attivo, registrando un utile netto vicino a un milione di euro, che verrà interamente reinvestito in ricerca e sviluppo. In seguito, D’Ambrosio e il suo management insieme all’investitore Overseas Industries hanno deciso di acquistare il marchio Visiant rilevando nel contempo il 100 per cento di Visiant Contact dalla precedente holding. Il terzo passo è stata l’acquisizione di un ramo d’azienda del cliente Fastweb (operazione che ha portato alla creazione di Visiant Next).
Con Visiant Next, il Gruppo Visiant completa la propria offerta con le competenze di gestione end to end di processi complessi di customer operations. Grazie alla nuova struttura, con Contact, Next e Technologies, il Gruppo offre in completa autonomia servizi innovativi di gestione integrata del cliente a 360 gradi, risolvendo l’empasse dei committenti con milioni di clienti prima costretti a ricorrere a tecnologie e partner differenti, con perdita di efficienza, costi superiori del 20-40 per cento e l’impossibilità di leggere i big data.
Nel quartier generale di Concorezzo, Technologies ha sviluppato e commercializza una nuova soluzione che promette di fare la differenza sul rapporto fra clienti e aziende di servizi. Helm è una soluzione big data basata sull’archiviazione di tutte le informazioni in un unico data space.
Grazie poi agli algoritmi di classificazione e di clustering, alle funzionalità del motore semantico e al sistema di knowledge management è possibile prevedere le esigenze del cliente e recuperare tutte le informazioni più utili per rispondere con un solo contatto. In pratica, sulla base dello storico della relazione, in caso di un nuovo contatto (non importa se via telefono, chat, e-mail o Twitter), Helm “intuisce” il bisogno del cliente, indirizza la conversazione sul canale migliore e guida l’operatore (o l’utente in self caring) nella ricerca delle informazioni che soddisfano la richiesta. Inoltre, questa soluzione intercetta segnali di insoddisfazione ancora inespressi ed è in grado di proporre iniziative per recuperare la relazione prima che questa si possa deteriorare.
Per ragioni di scala i committenti di riferimento del Gruppo rimangono i grandi player privati dell’economia e la Pubblica amministrazione, entrambi con milioni di clienti e cittadini da servire, ma con percorso tecnologico diametralmente opposto. Per sostenere la crescita, D’Ambrosio stima che sarà necessario nei prossimi anni individuare circa 2.000 figure professionali, che andranno ad aggiungersi ai 3.600 posti di lavoro attuali.
Silvia Viganò