Le previsioni parlano chiaro: il Cloud non è un fenomeno passeggero ma è qui per restare. Lo hanno confermato anche gli ultimi dati dell’Osservatorio Cloud & Ict as a Service del Politecnico di Milano, che hanno descritto un mercato in crescita del 25% nel 2015 e che raggiungerà un valore pari a 1,5 miliardi di euro, con un avanzare sempre più deciso del public cloud e del cloud ibrido.
Proprio alla nuvola è votata Netalia, società completamente italiana, con sede a Genova, nata nel 2010 con il preciso obiettivo di rivolgersi a tutte le aziende che si stanno avvicinando al Cloud per rinnovare la propria infrastruttura It.
“Siamo entrati sul mercato come cloud service provider non come disruptor ma con il preciso intento di guidare la trasformazione di quelle aziende già presenti sul mercato che già dispongono di una loro infrastruttura ma che per esprimere al massimo il loro potenziale necessitano di una revisione dei processi – spiega Michele Zunino, CEO di Netalia -. Offriamo tecnologie già rodate utilizzando il modello di system integrator e software house che hanno come elemento di valore quello di presidiare il mercato e disporre di un background di competenze che gli permette di intervenire sull’esistente dei clienti e guidarli verso nuovi modelli”.
Un’azienda votata quindi completamente al cloud, ma anche al canale, dove i partner devono interpretare i servizi offerti da Netalia per adeguarli alle esigenze del singolo cliente finale.
“La nostra scelta è stata quella di operare esclusivamente attraverso una rete di partner che dispongono della tecnologia e delle competenze necessarie per proporre servizi a valore aggiunto – prosegue Zunino -. Il nostro compito è quello di supportarli con programmi di formazione perché possano guidare gli utenti verso modelli nuovi di gestione dell’It”.
L’azienda opera a lungo termine per traghettare le imprese verso un cloud pubblico e ibrido compatibile e sicuro, motivo per cui ha scelto di collaborare con VMware, per la quale è stato tra i primi service provider italiani a vedersi assegnato il badge “VMware Hybrid Cloud Powered”.
L’offerta di Netalia è focalizzata su tre macro aree: il mondo dell’infrastruttura, la unified communication, la videosorveglianza ed il digital signage, un’area più giovane, quest’ultima, che però pare promettere bene.
Attualmente la società conta su circa una trentina di partner che entro metà del prossimo anno vorrebbe portare a raddoppiare. “Il nostro partner ideale è un system integrator con il gusto per la complessità – dichiara Alberto Clavarino, responsabile vendite di Netalia -. Un partner che mira a mettere valore sulla nostra proposizione”.
Particolarmente importante è anche la vocazione italiana dell’azienda, che eroga tutti i servizi dal suo cloud pubblico attraverso i suoi data center, uno situato a Milano e uno a Roma, con un terzo in via di realizzazione.