Nel mercato attuale per essere competitivi occorre essere innovativi e spesso l’innovazione si coniuga con la parola disruption, che implica la chiusura di vecchi scenari per aprirne altri. In questo quadro “il mercato si affronta meglio con la nostra offerta integrata e con l’apertura delle piattaforme al cloud e alla mobility” spiega Corrado Rossi, direttore commerciale di Passepartout. Un’edizione 2015, quella di Passworld, dalla quale emerge ben chiara la necessità dell’apertura dell’ambiente di sviluppo di Mexal anche alle piattaforme smartphone e tablet in modalità sia online che offline, e dove il presidente Stefano Franceschini rimarca la peculiarità della strategia della società, che a differenza dei competitors, per crescere punta a creare valore per clienti, prodotti e partner già esistenti.
A cambiare sono però le esigenze: in uno scenario dove la media impresa va sempre più verso la piccola occorre arricchire le soluzioni tipiche di Passepartout con le caratteristiche che questo tipo di azienda richiede, all’insegna di un approccio maggiormente consulenziale.
Lo strumento principale per affrontare questi nuovi scenari, novità presentata ai partner proprio nella due giorni a San Marino, è PassBuilder, una suite di sviluppo per creare app che interagiscono con Passepartout Mexal corrispondendo un canone del 15% dell’installazione.
Pass Builder si basa su AppCreator, un’estensione e potenziamento di Sprix, Collage e MyDB, pensato appositamente per creare app in ambienti mobile, che una volta pronto verrà distribuito su Google Play, App Store e Windows Store per rendere eseguibile l’app mobile senza adeguamenti su sistemi Android, iOS e Windows 10 Universal App.
Si tratta più in dettaglio di uno strumento concepito per sviluppare app mobile offline in grado di gestire la base dati sul dispositivo in assenza di connettività. In presenza di connessione l’utente può poi collegarsi a Mexal con WebDesk e MobileDesk avendo a questo punto a disposizione tutta la potenza del gestionale Passepartout.
“Il mondo delle applicazioni si sta arricchendo sempre di più, è un mercato in continua evoluzione, quindi mettere a fattor comune le app sicuramente può servire ad ampliare il mercato per tutti noi” spiega Barbara Reffi, amministratore delegato di Passepartout.
Si tratta di un progetto articolato in cui la società fornirà ai parnter lo strumento, insieme ai criteri e le modalità che dovranno essere seguite dagli sviluppatori. “Questo – prosegue Reffi – perché dobbiamo pensare a delle app sviluppate per un mercato molto più ampio, quindi non per il singolo cliente di uno stesso concessionario, o magari più clienti di uno stesso settore”. L’intento, a questo punto, è quello di coprire più settori possibili e mettere a fattor comune le reciproche competenze.
“Il legame comune per tutte queste app è chiaramente il nostro prodotto per le piccole e medie imprese, Mexal” conclude Reffi.
Un progetto ambizioso, quello della costituzione di un vero e proprio Ecosistema Passepartout, che ha come fine ultimo quello di riunire le competenze della società e quelle dei partner unendo tutti gli sviluppi. Un progetto che necessiterà la fornitura di supporto marketing, contrattualistica e un percorso formativo che va sotto il nome di PassBuilder Academy, una full immersion di cinque giorni per spiegare ai partner non solo le modalità tecniche, ma anche per condividere con loro i criteri con cui sviluppare.
Quello che va puntualizzato però è che nessun partner dovrà conoscere gli ambienti nativi delle app mobile. Toccherà ai partner che già sviluppano applicazioni o sono intenzionati a farlo decidere se utilizzare il nuovo strumento messo a disposizione di Passpartout.
Per quanto riguarda le tempistiche PassBuilder dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno, mentre il progetto della formazione e del marketing partiranno entro la primavera 2016.