La proiezione laser è più conveniente rispetto a quella eseguita con l’impiego di tecnologie tradizionali a lampada. Lo dimostra uno studio del team ROI, svolto su incarico di Panasonic, che ha analizzato le prestazioni del proiettore a laser RZ670 da 6.500 lumen della società confrontandole con quelle di una gamma di proiettori a lampada tra i più venduti in tre settori verticali chiave, come i musei e le gallerie d’arte, Education, Rental e Staging.
Per ciò che concerne il PT-RZ760, l’indagine ha evidenziato un costo totale di proprietà (TCO) inferiore dell’11%, una riduzione del 26% nell’emissione di anidride carbonica e un aumento della luminosità pari al 22% rispetto ai proiettori a lampada.
“Considerando tutti i costi associati all’acquisto e all’utilizzo effettivo di un proiettore, si rileva un evidente vantaggio per l’RZ670 di Panasonic rispetto a una serie di proiettori a lampada – commenta Andrew McCall, Managing Director del team ROI -. Il costo totale di proprietà si è ridotto dell’11% per i musei e per il settore accademico e addirittura del 54% per l’area Rental e Staging”.
Inoltre, secondo questa ricerca, il passaggio al laser potrebbe comportare un’evoluzione significativa delle procedure operative nei settori Rental e Staging. Poiché la probabilità che un singolo proiettore a laser si danneggi è piuttosto remota, il controllo pre-noleggio potrebbe essere effettuato soltanto nel luogo di noleggio successivo, permettendo in questo modo risparmi in termini di trasporto e stoccaggio. Un processo di noleggio punto a punto consentirebbe di risparmiare in un anno circa 86 giorni di lavoro per singolo proiettore, con un aumento della produttività stimato al 33%.
Inoltre, il team ROI ritiene che un singolo proiettore di riserva sia sufficiente a coprire dieci proiettori in prima linea. Stando ai professionisti del settore, che hanno dichiarato ai ricercatori che un proiettore su cinque è sul posto come backup, il potenziale di risparmio nel settore equivarrebbe al 5-10% dei costi di noleggio.