Sababa Security, primario fornitore di cyber security italiano quotato su Euronext Growth Milan, apre il nuovo ufficio torinese situato in Via Agostino da Montefeltro, 2. Con Torino, l’azienda inaugura ufficialmente la sua quarta sede, dopo Milano, Genova e Roma.
La nuova business unit ospita il team di offensive security, composto da professionisti altamente qualificati e competenti, leader nello sviluppo di strumenti di Penetration Testing open source. A capo della divisione, Omar Morando, Adversary Security Director di Sababa Security, con più di 20 anni di esperienza nel campo OT. Nel corso della sua carriera, oltre ad aver lavorato come consulente per alcuni dei più importanti player nell’ambito dell’Automazione Industriale e dell’Automotive, ha sviluppato il framework ScadaSploit, utilizzato per l’analisi delle vulnerabilità e il penetration test di sistemi OT, in particolare PLC e SCADA, presenti soprattutto sul mercato italiano.
Uno dei motivi che ha spinto Sababa Security ad avere un team interamente dedicato all’offensive security è la volontà di contrastare il crescente numero di attacchi alle reti industriali. Secondo l’ultima ricerca di Gartner, la sempre maggiore convergenza tra IT e OT porterà ad un notevole incremento degli attacchi negli ambienti industriali e ai sistemi cyber-fisici. Entro il 2025, il 30% delle infrastrutture critiche – dal settore energetico al pubblico – subirà una violazione della sicurezza che comporterà l’arresto di un sistema cyber-fisico operativo o mission-critical.
Un secondo motivo risiede nella forte crescita dell’industria automobilistica. Con l’avanzata delle smart technologies, l’industria automotive ha subito notevoli cambiamenti, con un aumento esponenziale del numero di veicoli connessi, spesso sottovalutando i rischi cyber associati e i relativi impatti. Alla luce di questo, è stata recentemente approvata la normativa UNECE R155, che definisce per i car maker una roadmap e degli obblighi in materia di cyber sicurezza per ottenere l’omologazione di una vettura nell’Unione Europea.
“Puntiamo a diventare il miglior team di offensive security nel settore IT, ma soprattutto automotive e ICS. L’industria automotive è in forte crescita, perciò vogliamo essere in grado di rispondere e cogliere le opportunità che il mercato offre, ma anche diventare leader in un campo dove, ad oggi, un vero key player non esiste”, ha commentato Omar Morando, “Un discorso analogo vale per l’OT, un settore dove c’è ancora meno preparazione e concorrenza, nonostante negli ultimi anni sia sempre di più stato preso di mira da attacchi cyber”.