Siamo seduti su una bomba pronta ad esplodere.
A lanciare l’allarme è Ida Setti, Head of Sales Norton/sb Italia.
“I nuovi trend del mercato, come l’esplosione del mobile, del cloud e dei social media, nonché della commistione tra pubblico e privato impongono nuove esigenze di protezione. Una protezione multidevice e multipiattaforma”.
E’questo quanto emerge dal Norton Report 2013.
“Sono quattro anni che proponiamo questa ricerca, ma la novità di quest’anno consiste nella modifica del nome del Report – prosegue Ida Setti – Fino alla scorso anno si chiamava infatti Norton Cybercrime Report, ma ora abbiamo voluto togliere l’espressione “cybercrime” perché era troppo riduttiva. Abbiamo voluto ampliare gli orizzonti dell’indagine”.
La ricerca, commissionata ad Edelman Berland, prende in esame 24 paesi, tra cui l’Italia, fornendo un’analisi della situazione della sicurezza a livello globale. Il campione è di 13mila adulti, tra i 18 e i 64 anni, contattati tramite questionario somministrato via mail.
Le proiezioni contano 378 milioni di vittime nell’ultimo anno, circa 12 vittime al secondo, con un trend che è in leggera decrescita, ma non tanto perché gli utenti si proteggono di più e c’è maggiore consapevolezza, ma perché sono cambiati gli obiettivi dei cyber criminali, più proiettati vero le realtà corporate, che si dimostrano ben più fruttuose di un comune utente.
Circa il 41% degli adulti online è stato vittima di un vero e proprio atto di crimine informatico.
Ma chi sono le vittime predilette dei cryber criminali?
In genere la percentuale delle vittime è leggermente sbilanciata a favore del sesso maschile (64%) e dei più giovani (66%).
Le maggiori leggerezze sono compiute dagli utenti in relazione all’utilizzo dei dispositivi mobili: quasi un utente su due non usa precauzioni, anche semplici, come password, software per la sicurezza o il backup dei file sul proprio device mobile, mentre solo il 26% dei possessori di smartphone ha installato un software per la protezione avanzata ed addirittura il 57% degli utenti non sanno che esistono soluzioni per la sicurezza dei device mobili. Il Security IQ dei consumatori è alto su pc, ma ancora molto basso in mobilità, a dimostrazione della mancanza di consapevolezza nei confronti della sicurezza di questi dispositivi.
Negli ultimi 12 mesi sono ben il 38% le vittime attaccate con successo attraverso la propria esperienza con gli smartphone, il 27% ha smarrito il proprio device o ha subito un furto.
I rischi maggiori derivano dalla commistione tra sfera lavorativa e privata (il 49% degli utenti utilizza infatti un medesimo dispositivo sia per il lavoro che per il tempo libero) e dalla messa in atto di atteggiamenti troppo “leggeri” sui social network.
Symantec sottolinea inoltre, che per quanto riguarda i dispositivi mobili c’è la chiara consapevolezza che il crimine informatico sia ancora in fase “sperimentativa”: il mobile è ancora una specie di palestra anche per i cyber criminali, che si stanno attrezzando sempre di più ed in un’ottica multipiattaforma.
“La nuova offerta di prodotti per la sicurezza Norton di Symantec va proprio nella direzione di fornire uno strumento per la protezione multi globale e multidevice, il tutto all’insegna della semplicità di utilizzo” conclude Silvia Signorelli, Norton Marketing Manager, Symantec.