A seguito dell’inserimento della “Nuova Sabatini” nel recente “Decreto del Fare” per dare un maggiore credito alle PMI, per l’acquisto di macchinari e il rafforzamento del fondo di garanzia, nonchè lo sblocco di alcuni processi di autorizzazione per le infrastrutture, Paolo Angelucci, presidente Assinform, l’Associazione nazionale delle principali aziende di Information Technology, ha sottolineato la necessità, con un lungo intervento, di rendere la “Nuova Sabatini” una “Tecno – Sabatini”, estendendola a tutti gli investimenti produttivi, materiali e immateriali, in particolare ai processi di innovazione ICT delle imprese.
Sabatini sottolinea la necessità che la “nuova Sabatini” prenda in considerazione non solo gli investimenti in macchinari in senso stretto, ma anche tutte le componenti produttive hi-tech e di know-how che fanno funzionare l’azienda in cui quelle macchine girano.
Le macchine che producono concretamente devono essere programmate e pilotate in ragione degli ordini o di specifiche di lavorazione che arrivano dal mercato e altro non sono che flussi di informazioni, che sono strutturati ed organizzati, e più superano i confini della singola azienda, più si traducono nel rafforzamento del sistema nervoso di realtà distrettuali e produttive che si confrontano come multinazionali esporando nel mercato globale.
“E’ questa la leva strategica sulla quale deve puntare l’efficienza per il nostro tessuto produttivo e l’ICT ne è il fattore essenziale.” sottolinea Angelucci ” Di questo bisognerebbe tenere responsabilmente e consapevolmente conto nella fase di approvazione del Decreto del Fare; e sarebbe più che opportuno avere dal Governo indicazioni di politica industriale in tal senso”.
La necessità primaria è quella di ridare slancio al settore manifatturiero e al made in Italy.
E la soluzione individuata da Angelucci è quella di investire in soluzioni innovative: sono loro che fanno la differenza per la progettazione, nella programmazione di acquisti e lavorazioni e nella logistica, permettendo il salto di qualità.
“Quel salto di qualità, in tutti i comparti, sarà tanto più rapido quanto più velocemente si recepiranno evidenze oramai nette.” afferma il presidente di Assinform “Per dare il necessario impulso al sistema manifatturiero dobbiamo avere la possibilità di vedere riconosciuti, in termini di incentivi, anche gli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e nei servizi correlati che consentiranno di amplificare gli effetti degli acquisti nell’ammodernamento produttivo”.
Quanto al settore dell’ICT Assinform ribadisce le sue potenzialità industriali, che lo collocano di diritto tra i potenziali beneficiari di interventi di rilancio dell’apparato produttivo.
Il settore dell’ICT sta cambiando e si sta trasformando in un Global Digital Market o Industry. E’ fondamentale dare alle aziende la possibilità di investire a condizioni meno onerose in mezzi di produzione materiale e immateriale.