Una reale par condicio normativa e concorrenziale tra vendite in punto vendita e online, ossia, per dirla in altre parole, tra tutti i canali della distribuzione, è la richiesta affermata a gran voce da AIRES, l’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati.
In vista dell’imminente entrata in vigore della normativa italiana di recepimento della direttiva 2011/83/UE sulle vendite a distanza, l’Associazione ha sfruttato l’ultima Assemblea Generale di Confcommercio, tenutasi il 5 giugno, per auspicare un urgente dibattito istituzionale con le Commissioni Parlamentari delle Attività Produttive di Camera e Senato per discutere della delicata questione.
La necessità prioritaria è quella che non devono essere più tollerate violazioni dei diritti dei consumatori, così come ogni altra forma di concorrenza sleale o di alterazione degli equilibri concorrenziali tra imprese.
Allo stato attuale, sostengono i rappresentanti di AIRES, invece, gli operatori virtuali godono di spazi operativi che li avvantaggiano enormemente rispetto ai concorrenti, tenuti, invece, a seguire con grande attenzione le giuste regole del mercato e di difesa del consumatore.
Si rende così necessaria una “ricognizione” sullo status generale delle norme in materia di vendite online, valutando ove il problema sia solo applicativo, oppure vi sia anche a livello normativo la necessità di mettere mano a leggi pensate per un mondo meno digitalizzato di quello di oggi.
Lo sforzo di AIRES proseguirà ora con l’attività di promozione di iniziative di sensibilizzazione sul tema mediante l’organizzazione di incontri con tutte le parti interessate, sia all’interno che all’esterno della confederazione.