Portare in Italia prodotti davvero innovativi e che consentano alle aziende di aumentare i profitti e ridurre i costi: c’è chi ne fa una vera e propria missione, come Achab, distributore specializzato nello scouting e nell’introduzione di tecnologie ad alto tasso innovativo, che fa affidamento su un canale costituito da più di 1.600 ITSP (It Service Provider) sparpagliati sul territorio. Un’azienda guidata da uno spirito di vera e propria passione, come sottolinea il Managing Director Aldo Rimondo, e che è in grado di riconoscere i reali bisogni dei clienti generando profitto per gli ITSP che l’accompagnano nella sua missione.
In un mondo della distribuzione in fermento, sotto la spinta di grandi cambiamenti che coinvolgono il contesto, gli utenti e gli stessi IT Service Provider, dove i dati sono ovunque e dove il ruolo dell’It, come quello dei fornitori di servizi, è in trasformazione, il compito di Achab, spiega Andrea Veca, CEO della società “è quello di trovare soluzioni a problemi reali ed effettivamente percepiti” che in concreto si traduce nella ricerca di soluzioni complete e integrate che mascherino la complessità di software, hardware e cloud e di applicazioni che funzionino generando ricavi o tagliando i costi.
E’ proprio in questa direzione che va il lancio di Autotask Endpoint Management e Datto, due soluzioni che saranno commercializzate in Italia nel giro di qualche giorno, il primo un importante strumento di Remote Monitoring Management ed il secondo nato per garantire la Business Continuity.
“Autotask Endpoint Management (AEM) – afferma Veca – rappresenta il sistema nervoso dell’attività dell’ITSP per raggiungere il sistema It del cliente da remoto e industrializzarne e automatizzarne la gestione. Si tratta di un grande passo avanti rispetto alle modalità di management tradizionale, dove solitamente non si agisce in alcun senso lasciando che i dispositivi perdano progressivamente le loro capacità finché non si rompono, generando parallelamente al deperire del dispositivo una perdita sempre più importante della produttività”.
Con AEM, invece l’ITSP può fare qualsiasi cosa “che non richiede un cacciavite” ai dispositivi che gestisce perché il monitoraggio e la gestione avvengono in maniera centralizzata e da remoto. In pratica AEM è un’applicazione SaaS che consente all’ITSP di gestire integralmente tutto il parco It del cliente. E tra i suoi vantaggi c’è il fatto che è semplice da imparare, nasce in the cloud ed è aperto alle integrazioni.
Datto invece è una soluzione di backup, recovery e business continuity che permette alle aziende di essere immediatamente operative anche in caso di perdita totale dei dati, crash del sistema o di disastro. “Datto agisce offrendo una protezione ibrida sia in locale che sul cloud” dichiara Claudio Panerai, CTO di Achab.
Innanzitutto questo sistema protegge i dispositivi di produzione e li trasferisce al suo interno integralmente facendo una copia dell’intero ambiente di lavoro ogni arco di tempo che decido (fino a un massimo di una ogni cinque minuti), così che io possa disporre di una macchina virtuale clone del mio ambiente di produzione cui mi posso collegare in controllo remoto per continuare il mio lavoro esattamente dal punto in cui ero rimasto, minimizzando il downtime.
Nel caso in cui anche Datto salti entra il gioco il cloud perché l’ITSP può accere al portale dedicato per avere un’unica console dalla quale è possibile gestire tutti i dispositivi installati presso i clienti e per attivare appunto il cloud di Datto, che non si tratta altro che di un’ennesima copia dell’ambiente di produzione che risiede sulla “nuvola”.