Obiettivo dichiarato di Cisco è quello di portare la collaboration in qualunque tipo di ambiente collettivo, su ogni scrivania e nel mondo della mobilità. Per farlo, l’azienda offre un ventaglio completo di soluzioni riconducibili tutte al Cisco Unified Communication Manager, un’unica piattaforma in grado di gestire qualunque ambito della collaboration ed utilizzabile in capex, in cloud o in modalità ibrida. Ultimo tassello di questo mosaico è il lancio di Spark, presentato l’8 dicembre a San Francisco e qualche giorno dopo anche in Italia. Ma cosa è Spark? Si tratta di 3 strumenti di comunicazione rivolti al mondo aziendale e ai quali si accede attraverso il cloud: messaggi, chiamate e videoconferenze saranno gestiti in maniera unificata sfruttando i vantaggi di semplicità e flessibilità garantiti dalla nuvola.
Questo elimina i limiti delle piattaforme tradizionali le cui funzioni sono tipicamente scollegate l’unica con l’altra. Il cloud permette infatti di gestire i servizi di collaboration in maniera indifferenziata, consentendo all’utente di passare da un dispositivo all’altro e da una funzione ad un’altra senza interruzioni. Ad esempio, con un semplice click è possibile trasformare una telefonata in una videoconferenza, oppure una videochiamata effettuata mediante un sistema fisso può essere trasferita su uno smartphone qualora l’utente abbia necessità di spostarsi o anche su un sistema presente in un’altra stanza vicina, il tutto senza perdere la connessione.
Attraverso Spark Service l’utente può così sfruttare servizi “senza interruzioni” quali business messaging (1 to 1, oppure gruppi di messaggi nelle room virtuali, chat , content sharing e interation), meeting (audio, video e web meeting, ma anche supporto prima, durante e dopo il meeting) e call (voice e video calling).
Per consentire alle imprese di utilizzare dispositivi on premises già presenti in azienda , Cisco ha lanciato Spark Hybrid Service. Questo strumento consente ad esempio, durante una chiamata da un telefono IP di creare automaticamente una riunione nello spazio Spark condiviso dai due partecipanti alla chiamata, i quali possono visualizzare il contenuto senza che nessuno abbia pre-configurato il sistema.
I Cisco Spark Hybrid Services possono fare di più. Ad esempio, possono collegare su cloud le agende presenti sui server on premises. Ciò rende la preparazione, l’organizzazione e l’accesso ai meeting più semplice che mai – anche dal proprio dispositivo mobile. Basta digitare come luogo “@spark” o “@webex” quando si crea un invito. Cisco Spark creerà uno spazio condiviso in cui il gruppo può condividere contenuti e idee e i dettagli saranno inclusi automaticamente nell’invito alla riunione.
Al fine di continuare a migliorare i servizi offerti mediante Spark, l’azienda americana ha presentato anche Spark for Developers che fornisce API aperte agli sviluppatori, i quali possono così realizzare nuove applicazioni aggiuntive. Spark for Developers sfrutta le potenzialità di Tropo, azienda recentemente acquisita da Cisco che offre una piattaforma di sviluppo in grado di consentire ai partner di integrare le applicazioni di terze parti attraverso dei connettori. Spark for Developer evidenza un’integrazione nativa con GitHub, Instagram, pafgerduty, Trello e zendesk, ma anche con altri servizi quali zapier, ifthisthenthat e built.io.
Disponibilità
Spark è un servizio 100% creato e gestito da Cisco ma venduto da attraverso i partner della società.