Il mondo dello storage è in fermento: da un lato la domanda continua a crescere, dall’altra le aziende non hanno ancora sviluppato piena consapevolezza di quelle che sono le loro necessità. Ma è qui che entra in gioco IBM, che prevede i bisogni futuri agendo da un lato sulle architetture software-defined e dall’altra ampliando la propria offerta flash.
Lato storage i clienti al momento hanno bisogno di agilità, flessibilità, controllo e efficienza. Richiedono un’infrastruttura più agile e analytics che permettano di capire come si stanno usando le risorse, il tutto restando all’interno di budget It ridottissimi. Sono quindi ancora i costi a muovere gli investimenti.
Sul fronte software-defined storage, dopo l’acquisizione a fine 2015 di Cleversafe, società specializzata in object storage, la rivoluzione proposta da IBM riguarda un nuovo approccio commerciale più semplice e flessibile. L’offerta IBM, suddivisa tradizionalmente in blocchi, viene ora proposta come un unicum con la Storage Spectrum Suite.
I singoli prodotti sono sei (Accelerate, Archive, Control, Protect, Scale e Virtualize) ma con la nuova proposta commerciale il modello di licensing diventa più semplice, con un’unica licenza con costo basato su Terabyte.
“La Storage Spectrum Suite dà al cliente un unico interlocutore e permette di poter cambiare nel corso del tempo il mix di prodotti e testare senza costi le soluzioni per un uso in ambienti non produttivi – spiega Paolo Sangalli, Director System Hardware Sales IBM Italia -. Si tratta di un nuovo modello di vendita che per tutte le parti fa riferimento a un unico vendor e a un’unica licenza, all’insegna della semplicità”.
Una maggiore duttilità è garantita anche dal fatto che IBM individua tre diverse modalità di accesso alla Storage Spectrum Suite: come soluzione integrata, come soluzione software o come servizio cloud erogato attraverso IBM SoftLayer.
Sul fronte flash, invece, la premessa va individuata nel fatto che l’esigenza dei clienti è quella della velocità: con l’esplosione dei dati diventa necessario avere dei tempi di elaborazione molto più veloci. A fare da discriminante è perciò il tempo di latenza.
A questo proposito IBM ha lanciato due nuovi prodotti all-flash con funzionalità cognitive che comprendono tecnologie di auto-ottimizzazione e caratteristiche di latenza minima di 250 microsecondi per gestire enormi quantità di dati e trasferirli con elevate prestazioni all’interno di ambienti cloud.
IBM FlashSystem A9000 è un sistema storage all-flash ad elevato parallelismo per data center cloud e di iperscale per le imprese. L’architettura che offre è a griglia ad elevato parallelismo. Il sistema Hyper-Scale Manage, inoltre, consente di gestire oltre cento unità a partire da un’unica interfaccia utente e permette la migrazione dei dati senza complicazioni grazie alla funzionalità di Hyper Scale Mobility. Questo sistema sfrutta la tecnologia IBM FlashCore aggiungendo una soluzione per la riduzione della quantità di dati ottenuta tramite eliminazione dei pattern, deduplica e compressione in tempo reale con latenza costantemente bassa.
IBM Flash System A9000 è disponibile con capacità scalabile fino a 60 TB, 150 TB o 300 TB.
La versione rack A9000R, che arriva fino a 1,9 Petabyte di capacità storage utilizzabile, consente alle aziende di grandi dimensioni di erogare servizi cloud, con una qualità del servizio e con funzionalità multi-tenancy sicure.
Questa soluzione sfrutta la consolidata tecnologia IBM FlashCore aggiungendo una soluzione per la riduzione della quantità di dati ottenuta tramite eliminazione dei pattern, deduplica e compressione in tempo reale con latenza costantemente bassa.
Per finire, IBM ha anche lanciato un data system all-flash ottimizzato per imprese che utilizzano server di livello enterprise, z Systems e Power Systems di IBM: IBM DS8888.