Eaton annuncia la versione 2.7.1 del software Intelligent Power Manager (IPM), parte della suite Brightlayer Data Centers. Eaton amplia così il proprio portafoglio di piattaforme di virtualizzazione e modelli di gruppi di continuità (UPS) supportati.
IPM consente di monitorare e gestire efficientemente da remoto, 24 ore su 24, i sistemi di alimentazione ad esso connessi. La nuova versione, con capacità ulteriormente estese, permette di gestire e monitorare un numero ancora maggiore di asset. Il software offre così ai data center una migliore protezione contro le conseguenze negative degli imprevisti legati alla qualità dell’alimentazione.
In automatico, con la massima precisione
Benché non sia possibile scongiurare completamente il rischio di interruzioni dell’alimentazione, i dispositivi UPS e l’integrazione del software IPM Disaster Avoidance di Eaton garantiscono una maggiore protezione dei dati critici e dei dispositivi elettrici coinvolti. Inoltre, in caso di emergenza, le batterie degli UPS possono mantenere in funzione, per un determinato lasso temporale, tutte le apparecchiature ad essi collegate. In parallelo, Intelligent Power Manager sfrutta il periodo di alimentazione garantito dalle batterie per interagire con i server nativi o virtuali. Ma anche ridurre i carichi di energia, eseguire migrazioni di macchine virtuali o disattivare elementi dell’infrastruttura. Ad esempio per server nativi, dispositivi di archiviazione dati, componenti di rete e altre apparecchiature installate su rack in corrente continua.
Tutto questo avviene automaticamente e con la massima precisione.
Il software Intelligent Power Manager è dotato di un’interfaccia utente intuitiva e offre una procedura di automazione guidata chiara e autoesplicativa. Oltre a eseguire arresti e avvii sicuri, IPM offre funzionalità intelligenti e automatizzate. Tra queste, ad esempio, lo spostamento delle macchine virtuali in server non interessati dai guasti e l’estensione del tempo di autonomia dell’UPS. Ma anche la protezione delle apparecchiature IT da eventi ambientali avversi, come temperatura e umidità troppo elevate.
Le nuove funzionalità di IPM includono:
- Integrazione con i nuovi modelli di UPS Eaton, HP e APC.
- Compatibilità con le ultime versioni delle più popolari piattaforme di virtualizzazione, come VMWare 8.0 Aggiornamento 1, Microsoft Windows Server 2022 e Oracle VM VirtualBox.
- Espansione dei servizi API, tramite protocollo WSMan, per l’utilizzo con Microsoft Hyper-V.
- Estensione del monitoraggio degli asset ai sistemi nativi e virtualizzati, grazie a un nuovo connettore per ambienti applicativi containerizzati. IPM è ora in grado di monitorare direttamente i nodi Kubernetes categorizzandoli come “interrotto”, “sospeso” o “funzionante”.
- Ottimizzazione dell’interfaccia, con una nuova panoramica del rack e visualizzazioni più immediate e informative in merito alla gestione della linea di alimentazione e dell’intera infrastruttura.
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[1] Microsoft, Hyper-V e Windows Server 2022 sono marchi registrati del gruppo Microsoft. Oracle è un marchio registrato di Oracle.