Il lavoro ibrido pone le aziende davanti a molte sfide, in primis di natura culturale, ma anche organizzative e tecnologiche. Per garantire produttività e benefici a entrambe le parti, la nuova logica di lavoro deve mettere al centro il dipendente, favorendo la connessione e la comunicazione a prescindere dal luogo in cui l’esperienza viene vissuta. Per questo, le soluzioni per spazi di lavoro moderni, dai dispositivi per presentazioni alle webcam, assumono un’importanza fondamentale.
In molte realtà, infatti, il paradigma di lavoro è diventato ibrido, con una componente in presenza e una da remoto. Dai 570mila smart worker del 2019 si è passati a più di 6 milioni nella prima era della pandemia e si stima che circa 4,3 milioni continueranno a operare in modalità agile a tempo indeterminato in futuro.
Riunioni ibride: facili da organizzare, ma non sempre eque
Recenti studi hanno messo in evidenza come negli ultimi anni la quantità delle video riunioni in modalità ibrida sia cresciuta esponenzialmente. Idealmente, tutti i partecipanti dovrebbero essere coinvolti e sentirsi parte attiva del meeting, tuttavia oggi bisogna ancora fare i conti con alcune criticità. In particolare, chi partecipa da remoto ha spesso l’impressione di essere uno spettatore, un semplice riquadro in un monitor senza voce in capitolo, mentre le persone che si trovano fisicamente attorno al tavolo comunicano tra di loro. Nella maggior parte dei casi questo porta alla disconnessione, con conseguente spegnimento della videocamera per fare altro, nella certezza di avere un ruolo secondario.
Logitech un “regista” di successo di tutte le riunioni
Con il suo portfolio di soluzioni innovative professionali, Logitech supporta questa nuova logica di lavoro e cerca di indirizzare le imprese verso l’adozione di un paradigma fondato sui principi di produttività, coinvolgimento ed equità.
L’obiettivo deve essere quello di ricreare l’esperienza delle riunioni in loco anche per i lavoratori da remoto, attraverso il medesimo senso di coinvolgimento, a prescindere da dove si trovino. In questo processo, un ruolo centrale è giocato dalle sensazioni visive, ma spesso le sale sono dotate di dispositivi non coordinati tra di loro e, con frequenza ancora maggiore, di una sola videocamera frontale fissa che inquadra tutta la stanza e non il singolo individuo. Pertanto, quando le persone iniziano a parlare tra di loro chi è collegato in remoto ha difficoltà a vedere ed ascoltare e quindi a seguire il flusso dell’incontro, sentendosi subito escluso.
Come si può superare questo limite? Logitech propone ai team IT CollabOS, il sistema operativo dedicato esclusivamente alle videoconferenze in cui il firmware viene sviluppato e implementato su un’unica piattaforma. Quest’ultima, basata su Intelligenza Artificiale, permette di rendere ancora più eque ed efficaci le riunioni. Infatti, tali tecnologie – integrate in una gamma completa di dispositivi – offrono funzionalità di pan & zoom automatiche per inquadrare al meglio i protagonisti, una correzione automatica del colore che riduce l’impatto di ombre e riflessi, nonché diverse ottimizzazioni video e audio che favoriscono l’interazione continua tra tutti i soggetti, nessuno escluso.
L’approccio di Logitech è proprio questo: utilizzare la tecnologia come abilitatore di una trasformazione culturale profonda, in grado di accompagnare l’impresa passo dopo passo verso il proprio futuro.