Di seguito condividiamo il punto di vista di Olivier Bovis, Head of Media Solutions, Sony Europe sui trend 2025 nel settore media e intrattenimento. Sostenibilità ed efficienza saranno al centro dell’attenzione di emittenti e fornitori.
Buona lettura!
I principali trend 2025 secondo Sony per il settore media e contenuti
Nel 2024, Sony aveva previsto che i grandi eventi mediatici dell’anno, dagli appuntamenti sportivi internazionali ai dibattiti politici più significativi del decennio, avrebbero accelerato l’adozione di tecnologie innovative, consolidandole come strumenti fondamentali per l’industria dei media e dell’intrattenimento. Ora, alle porte del 2025, ci troviamo di fronte a un anno che si preannuncia altrettanto stimolante, ma per motivi molto diversi.
Con un calendario meno frenetico rispetto al 2024, le aziende del settore media e intrattenimento avranno l’opportunità di riflettere sui progressi compiuti e di trasformare queste innovazioni tecnologiche da semplici esperimenti in soluzioni sostenibili e integrate nel loro modello di business.
Nel 2025, tecnologie come la produzione cloud e virtuale, le reti IP, il 5G, l’alta qualità delle immagini, il Software Defined Broadcast e l’intelligenza artificiale (IA) diventeranno sempre più familiari agli operatori del settore media e intrattenimento. Questi strumenti saranno implementati per garantire produzioni più efficienti, economiche e sostenibili.
Un esempio evidente è il Software Defined Broadcast: grazie alla sua scalabilità e alla migliore ottimizzazione dell’hardware, sta rapidamente emergendo come alternativa sostenibile ai tradizionali standard del settore.
Cloud e AI
Il 2024 ha visto l’affermazione dei flussi di lavoro basati su IP per la produzione remota e distribuita. Tuttavia, gli operatori del settore media e intrattenimento hanno preferito adottare approcci ibridi, combinando sistemi tradizionali e soluzioni IP per gestire senza rischi un anno ricco di eventi cruciali.
Nel 2025, con meno urgenze operative, ci si aspetta una transizione più decisa verso tecnologie IP, spinte anche dalla pressione crescente per migliorare la sostenibilità. A differenza dei sistemi legacy, che richiedono aggiornamenti complessi e costosi, le soluzioni IP possono essere aggiornate semplicemente con upgrade software, riducendo lo spreco di risorse.
I flussi di lavoro basati su IP per la produzione remota e distribuita si sono affermati come un pilastro fondamentale per l’industria dei media e dell’intrattenimento nel 2024. Tuttavia, con eventi così importanti che si sono verificati nel 2024, gli operatori del settore broadcast non hanno avuto il tempo né il margine di errore per abbandonare i tradizionali flussi di lavoro incentrati sull’hardware a favore di alternative basate su IP. Quello che si è verificato nel 2024 è stato quindi l’inizio di una fase di transizione, un ambiente ibrido in cui coesistevano sia i sistemi legacy che i sistemi IP per garantire che le emittenti potessero continuare a fornire i propri servizi durante questo periodo intenso. Ora, con il tempo per riflettere e fare esperienza, ci aspettiamo che le emittenti e le società di produzione accelerino questa fase e utilizzino sempre più il cloud computing e la tecnologia IP. Lavorando a stretto contatto con l’affiliata Nevion, Sony punta a cambiare la dipendenza dall’hardware, con diverse sperimentazioni in corso che mirano a inaugurare l’era delle trasmissioni live 5G a bassa latenza. Un altro motivo per cui prevediamo una crescita dell’uso dei flussi di lavoro basati su IP nel settore dei media è la pressione vitale sulla sostenibilità. A differenza dei sistemi legacy, per i quali l’aggiornamento era spesso un processo che richiedeva tempo e materiali, i flussi di lavoro IP possono essere aggiornati semplicemente tramite upgrade del software, risparmiando risorse preziose.
La produzione virtuale ha iniziato a dare i suoi frutti nel 2024, non solo per l’efficienza nella creazione di contenuti immersivi, ma anche per il significativo risparmio di emissioni di CO2, un aspetto sempre più prioritario per il settore.
Grazie al Virtual Production Tool Set di Sony, che permette la pre-simulazione di spazi virtuali, ci aspettiamo una crescita esponenziale della domanda da parte del settore media e intrattenimento. Questa tecnologia non sarà più limitata ai settori cinematografici e pubblicitari, ma sarà sempre più adottata anche dalle emittenti televisive, come dimostrato dalla recente prova di commutazione live multi-cam condotta da Sony per la BBC.
La sicurezza diventerà un aspetto cruciale degli operatori del settore media e intrattenimento, dato che spesso i progetti vengono elaborati anni prima del loro rilascio.
Ora che le emittenti stanno accelerando la transizione verso flussi di lavoro basati su software, l’enfasi sulla sicurezza sarà più alta che mai. L’uso di sistemi “zero trust”, in cui è richiesta una forte verifica dell’identità per accedere ai file e ai login, diventerà una norma del settore. Alti livelli di crittografia lavoreranno insieme a codec efficienti come HEVC per garantire la protezione dei contenuti.
La narrazione di qualità continua a essere il punto di riferimento per la differenziazione, con un appetito sempre maggiore da parte degli spettatori, con TV e dispositivi 4K che stanno diventando comuni, alimentando la necessità di contenuti prodotti nativamente in 4K o 4K HDR. Sensori di grande formato, capaci di offrire immagini coinvolgenti ed emozionali, troveranno applicazione non solo nel cinema, ma anche in sport, documentari e reality show.
Il 2024 è stato l’anno in cui Sony e altri creatori di contenuti e media hanno accelerato i tempi e si sono impegnati a diventare attori più sostenibili in un pianeta che ha bisogno di un cambiamento imminente nel modo di operare delle aziende. Il 2025 sarà più o meno lo stesso, ma con un’accelerazione notevole. Con un numero relativamente basso di eventi politici e sportivi, le emittenti e i fornitori si concentreranno sull’implementazione di nuovi modi per portare la sostenibilità e l’efficienza al centro delle loro attività, non solo come una novità ma come un pilastro guida.
di Olivier Bovis, Head of Media Solutions, Sony Europe